Controlli nella laguna, confiscate barche e oltre 3 tonnellate di vongole senza tracciabilità
Controlli sulla pesca abusiva in laguna. Maxi sequestro di vongole da parte della Guardia di Finanza.
VENEZIA – Maxi sequestro nella laguna veneziana da parte della Guardia di Finanza di Chioggia, impegnata in una complessa operazione antibracconaggio volta a contrastare la pesca abusiva e a garantire la sicurezza alimentare.
I militari della Sezione Operativa Navale hanno sequestrato ben 3215 kg di vongole veraci, risultato di un’attività illecita svolta senza alcuna tracciabilità sanitaria, elemento fondamentale per garantire la salubrità del pescato.
Nel corso dei controlli effettuati in zone lagunari vietate alla pesca, sono stati individuati e bloccati tre natanti da diporto, equipaggiati in modo artigianale ma altamente efficiente per la raccolta illegale di molluschi bivalvi. Le imbarcazioni erano dotate di motori potenti e di dispositivi per smuovere i fondali, tecnica che permette di raccogliere più facilmente i molluschi, ma che comporta anche gravi danni all’ecosistema lagunare.
Sequestro delle imbarcazioni e sanzioni
L’intervento della Guardia di Finanza si è concluso con il sequestro delle imbarcazioni, il cui valore complessivo supera i 100.000 euro. I mezzi saranno ora destinati alla confisca, mentre per i soggetti coinvolti sono scattate sanzioni amministrative per un totale di 12.000 euro, comminate per la detenzione e il commercio di prodotto ittico privo di certificazione sanitaria.
Mancata certificazione e rischi per la salute
Le attività di controllo hanno riguardato anche alcuni allevamenti ittici, dove i militari hanno riscontrato la presenza di vongole senza attestazione sanitaria, rendendole non idonee alla commercializzazione. In assenza di certificazioni ufficiali, infatti, non è possibile garantire che il prodotto sia privo di contaminazioni o agenti patogeni, mettendo così a rischio la salute dei consumatori.