Scossa di terremoto in Alto Adige con epicentro in Val Venosta

Scossa ML 3.6 a Malles Venosta (BZ), ore 09:49:51 del 2 settembre. Dati, aree interessate e consigli utili di sicurezza.

02 settembre 2025 10:16
Scossa di terremoto in Alto Adige con epicentro in Val Venosta -
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MALLES VENOSTA (BZ) – Terremoto questa mattina, 2 settembre 2025 alle 09:49:51 (ora italiana): una scossa di magnitudo ML 3.6 è stata localizzata a circa 5 km a nord-est di Malles Venosta, con coordinate 46.7353 N, 10.5732 E e profondità 5 km. La rilevazione è stata effettuata dalla Sala Sismica INGV-Roma. In un’area alpina ad elevata sensibilità sismica, un evento di questa intensità può essere avvertito in diversi comuni della Val Venosta e, a seconda delle condizioni locali, anche oltre. In questo contesto di giornate già segnate da fenomeni intensi, è utile monitorare anche gli aggiornamenti su maltempo e protezione civile nella macro-area del Nordest. Approfondisci sul maltempo in Friuli

Dove si è sentito e perché conta la profondità

Una magnitudo ML 3.6 a 5 km di profondità è relativamente superficiale: significa che la vibrazione si propaga in modo più energetico verso la superficie, risultando percepibile anche a decine di chilometri dall’epicentro, specie ai piani alti, in edifici storici o su terreni che amplificano le onde sismiche. In contesti alpini, l’orografia e la geologia locale (vallate, depositi alluvionali, contrasti rocciosi) possono modulare l’intensità percepita da una località all’altra.

Cosa significa “ML 3.6” in termini pratici

La scala ML (Magnitudo Locale) stima l’energia liberata dal sisma. A valori attorno a 3–4, di norma si registrano tremori chiari ma danni sono improbabili o limitati a lievi conseguenze (caduta di oggetti, piccole fessurazioni non strutturali), soprattutto in edifici non vulnerabili. L’assenza o la presenza di conseguenze dipende da vicinanza all’epicentro, profondità, qualità costruttiva e amplificazione locale.

Aree e popolazione: attenzione alle verifiche

Nella Val Venosta i comuni prossimi all’epicentro – come Sluderno, Glorenza, Prato allo Stelvio, Curon Venosta – potrebbero aver avvertito la scossa in modo più netto rispetto a centri più distanti. In caso di percezione dell’evento, è buona prassi segnalare alla Protezione Civile eventuali criticità (crepe nuove ed evidenti, cadute di calcinacci, instabilità locali) e seguire le indicazioni ufficiali che saranno diffuse dagli enti preposti. Per chi si muove nel vicino Friuli Venezia Giulia, utile tenere d’occhio anche lo scenario di allerta per eventi meteo e di protezione civile in corso. Verifica l’allerta regionale in FVG

Buone pratiche in caso di scossa

  • Durante la scossa: riparati sotto un tavolo robusto o accanto a un muro portante, proteggi la testa, allontanati da vetri e oggetti che possono cadere.
  • Se sei all’aperto: raggiungi un’area aperta, lontano da facciate, cornicioni, alberi e linee elettriche.
  • In auto: accosta in un luogo sicuro, resta a bordo e ascolta gli aggiornamenti.
  • Dopo la scossa: controlla rapidamente gli ambienti, chiudi gas ed energia elettrica in caso di sospette perdite o danni, non usare ascensori, limita l’uso del telefono alle emergenze.

Perché conviene prepararsi (sempre)

Il rischio sismico nelle aree alpine e prealpine è noto: conviene predisporre un kit essenziale (acqua, torcia, farmaci, documenti), fissare correttamente scaffali e mobili pesanti, conoscere i punti di raccolta del proprio comune e i percorsi di evacuazione. In più, giorni con instabilità meteo possono complicare i sopralluoghi e gli spostamenti: informarsi in anticipo aiuta a ridurre i rischi e a pianificare gli impegni. Per chi si trova o si sposterà nel vicino Veneto, ecco l’ultimo stato di allerta meteo utile per il coordinamento delle attività. Consulta l’allerta in Veneto

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