Gli operai e le operaie di Ebara Pumps Europe a Gambellara hanno organizzato uno sciopero questa mattina, bloccando la strada regionale 11 dallo stabilimento fino al casello di Montebello Vicentino dalle 9 alle 11.30. Questo ha causato rallentamenti al traffico. Contemporaneamente, anche i lavoratori dello stabilimento Ebara di Cles (TN) hanno scioperato per otto ore nello stesso giorno.
Motivi dello sciopero e tensioni in azienda
Da mesi, i dipendenti di Ebara stanno lottando per un aumento salariale e la stabilizzazione dei lavoratori precari. La trattativa per il rinnovo dell’integrativo aziendale è fallita a metà aprile a causa dell’azienda. Le richieste, votate nelle assemblee e presentate già da ottobre 2024, includono un aumento salariale adeguato al costo della vita reale. Tuttavia, l’azienda ha manifestato l’intenzione di ridurre i salari, eliminando anche la parte fissa del salario garantita nel contratto aziendale per anni.
Atteggiamento del management e reazioni
Durante la protesta, il presidente dello stabilimento di Cles ha ignorato i lavoratori in attesa dei colleghi di Gambellara e ha calpestato lo striscione degli scioperanti, scatenando ulteriori tensioni e indignazione tra i lavoratori.


Richieste e appelli dei sindacati
Manuela Terragnolo (Fiom Trentino), Marco Maraschin (Fiom Vicenza) e Giovanni Ballan (Fim Vicenza) hanno dichiarato: “Dopo questa ennesima iniziativa di lotta, ci aspettiamo che l’azienda riapra il tavolo delle trattative, partendo dalla piattaforma votata dai lavoratori. Questi ultimi hanno contribuito in modo decisivo alla crescita dell’azienda con la loro professionalità quotidiana. Se l’azienda si preoccupa realmente dei propri dipendenti, deve riconoscere il loro valore con un salario adeguato, allineato ai trattamenti riservati ai vertici.” Gli esponenti sindacali hanno sottolineato che le richieste salariali sono proporzionate alle performance economiche dell’azienda e rappresentano un diritto legittimo.


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