SAN STINO DI LIVENZA. Ennesimo femminicidio a Nordest: è accaduto a San Stino di Livenza, in corso del Donatore, a pochi passi dal centro. Un marito di 65 anni, Giuseppe detto Walter Pitteri, originario di Mestre, ex dipendente di Actv dal 1982 al 2016, ha ammazzato la moglie 60enne a bottigliate. Quando i soccorritori sono giunti nell’appartamento, la donna era già morta.
LA VITTIMA
La vittima è Cinzia Luison, titolare di un negozio di parrucchiera a Blessaglia di Pramaggiore. Per Cinzia, titolare del salone, la ricerca della bellezza era prima di tutto ricerca di un benessere profondo, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente.
Seguendo tale principio selezionava accuratamente servizi a base di elementi naturali, in linea con la FILOSOFIA ORIENTALE AYURVEDICA, basata sul rispetto dell’ambiente e la ricerca dell’equilibrio psico-fisico. La valorizzazione di servizi naturali e la predisposizione verso la ricerca di tecniche innovative di bellezza riflettevano la filosofia basata sulla ricerca dell’armonia tra benessere e tecnologia che anima l’equipe, composta da cinque validi elementi, sempre attenta ad accogliere ogni cliente con garbo e professionalità e a suggerire trattamenti personalizzati per il benessere di cute e capelli. Cinzia si era classificata prima nella classifica italiana al Masterjam Aveda 2011 a Londra.
Sul posto il sindaco di San Stino Matteo Cappelletto che conosce la coppia. E’ stato l’uomo, subito dopo aver ammazzato la moglie, a chiamare i carabinieri. Stando a quanto emerso, nel momento della tragedia, in casa c’era anche una delle figlie, che sarebbe riuscita a scappare. L’uomo avrebbe ammazzato la moglie con un corpo contundente, con delle bottigliate, e poi ha chiamato i carabinieri.
Sul posto il pm Barbaro di Pordenone, presente anche il medico legale Antonello Cirnelli oltre ai Carabinieri di Portogruaro. La donna lascia due figlie, di 25 e 22 anni.
L’omicida, Giuseppe Pitteri detto Walter è stato preso in custodia dai Carabinieri, e portato alla stazione di San Stino di Livenza.
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