Scopre che il badante dei genitori aveva stuprato 8 anziane in casa di riposo: figlia sotto shock

Ex oss condannato per abusi in una Rsa di San Donà scoperto mentre lavorava come badante a Belluno. La figlia degli assistiti lo smaschera online.

01 novembre 2025 10:33
Scopre che il badante dei genitori aveva stuprato 8 anziane in casa di riposo: figlia sotto shock -
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SAN DONÀ DI PIAVE (VE) – Aveva alle spalle una condanna a otto anni di carcere per violenze sessuali su otto anziane ospiti della Rsa “Monumento ai Caduti” di San Donà di Piave, ma nonostante ciò lavorava come badante nel Bellunese, accudendo una coppia di anziani.
A scoprire la verità è stata la figlia dei due coniugi, che, insospettita da alcuni atteggiamenti, ha deciso di digitare su internet il nome dell’uomo – trovandosi di fronte a un passato che nessuno le aveva segnalato.

La scoperta shock

La donna, sotto choc, ha raccontato di aver assunto il badante tramite un’agenzia e di non essere mai stata informata della sua condanna. «Non sapevo nulla del suo passato – ha spiegato –. L’ho assunto regolarmente, fidandomi dei controlli dell’agenzia».
Solo una ricerca online ha rivelato che l’uomo, già operatore socio-sanitario nella casa di riposo veneziana, era stato condannato in Appello a otto anni di reclusione per abusi e violenze su otto donne anziane ospiti della struttura.

L’agenzia: “Ignari dei suoi precedenti”

L’associazione che aveva trovato l’impiego all’uomo ha dichiarato di non essere a conoscenza dei suoi trascorsi giudiziari, spiegando che i controlli approfonditi vengono eseguiti solo sui lavoratori stranieri, per verificare la validità dei documenti di soggiorno.
L’ex operatore, invece, è cittadino italiano e quindi non era soggetto ad alcuna verifica di precedenti penali da parte dell’agenzia.

Ancora a piede libero

Nonostante la pesante condanna, l’uomo si trova ancora a piede libero, come gli altri imputati del caso. In attesa della decisione definitiva della Corte di Cassazione, non ha ancora iniziato a scontare la pena.
Un fatto che ha destato indignazione e sgomento, soprattutto dopo la scoperta che il condannato aveva potuto tornare a lavorare a stretto contatto con persone anziane e fragili, proprio la categoria che in passato aveva abusato della sua fiducia.

Il caso San Donà

Il processo, che aveva scosso profondamente la comunità veneziana, riguardava otto episodi di abusi avvenuti all’interno della Rsa “Monumento ai Caduti” di San Donà di Piave, dove l’ex operatore socio-sanitario sfruttava la vulnerabilità delle ospiti per compiere le violenze.
L’indagine aveva portato alla condanna in Appello a otto anni, ma fino al pronunciamento della Cassazione la sentenza non è ancora esecutiva.

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