Si incamminano lungo un sentiero senza sapere dove porta: 18enni inglesi si perdono sulle Dolomiti

Due diciottenni inglesi dispersi sulle Dolomiti salvati dal Suem e dal Soccorso alpino nei pressi della Ferrata Piccolin.

26 giugno 2025 16:16
Si incamminano lungo un sentiero senza sapere dove porta: 18enni inglesi si perdono sulle Dolomiti -
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FALCADE (BELLUNO) – Lieto fine per due giovani escursionisti inglesi, salvati nella tarda mattinata di giovedì 26 giugno grazie a un intervento coordinato del Soccorso alpino e del Suem di Pieve di Cadore. I ragazzi, entrambi diciottenni, si erano persi nei pressi della Ferrata Paolo Piccolin, dopo essere partiti dal Bivacco Papa Giovanni Paolo I, dove avevano trascorso la notte.

Escursione complicata e allarme al 118

I due giovani, inesperti e privi di informazioni sufficienti sul territorio, si sono avventurati lungo un sentiero impegnativo senza sapere che conduceva a una via ferrata di media difficoltà. Giunti in prossimità dell’attacco della ferrata, una scarica di sassi li ha fatti indietreggiare, ma ormai si erano allontanati troppo dal sentiero e non riuscivano a ritrovarlo. Presi dal panico e disorientati, hanno contattato la Centrale del 118, pur non sapendo indicare esattamente dove si trovassero.

Elisoccorso in azione e recupero in sicurezza

Dopo aver raccolto alcune informazioni utili dai ragazzi, tra cui il riferimento al Bivacco Papa Giovanni Paolo I, è stato inviato l’elicottero del Suem, che ha avviato le ricerche. I due sono stati individuati su un ghiaione alla base della parete e, una volta circoscritta l’area, il mezzo ha sbarcato, in volo stazionario (hovering), un tecnico del soccorso e un medico a circa 200 metri da loro. I soccorritori li hanno raggiunti per valutare le condizioni: entrambi erano in buone condizioni fisiche ma molto spaventati.

Il ritorno al bivacco e il supporto del soccorso alpino

Dopo averli tranquillizzati, i ragazzi sono stati trasportati a bordo dell’eliambulanza in località Colmean, dove ad attenderli c’erano i volontari del Soccorso alpino della Val Biois. Questi ultimi li hanno accompagnati in auto fino alla Baita dei Cacciatori, da dove sono potuti risalire al Bivacco per recuperare i propri effetti personali. Un’escursione iniziata con leggerezza si è così conclusa con un intervento provvidenziale, evitando conseguenze più gravi.

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