Nuovo sviluppo nel processo di appello per Filippo Turetta
A Mestre (VE), il 14 novembre si terrà il processo d’appello per Filippo Turetta, segnando una fase importante nella vicenda legata alla morte di Giulia Cecchettin. Dopo la condanna all’ergastolo in primo grado, la giustizia si riunisce nuovamente nell’aula bunker di Mestre, luogo simbolo dei principali processi penali nel territorio veneziano.
La condanna in primo grado e i risarcimenti riconosciuti
La Corte d’Assise d’Appello, presieduta dal giudice Michele Medici, sarà responsabile della nuova udienza. La decisione della data è stata comunicata alla Procura Generale e all’avvocato Giovanni Caruso, difensore di Turetta. Anche i legali della famiglia di Giulia Cecchettin sono stati informati, poiché sono parte civile nel processo.
Filippo Turetta, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha visto riconosciuto un risarcimento per i danni subiti dai familiari della vittima durante il primo grado di giudizio. Con l’avvio dell’appello, difese e parti coinvolte torneranno a confrontarsi su prove e ricostruzioni in un processo che si preannuncia complesso e seguito dall’opinione pubblica.
Attesa per la nuova fase del processo
L’appello sarà decisivo per discutere nuovamente gli elementi a carico dell’imputato e le strategie della difesa, con le Forze dell’Ordine impegnate a garantire la massima sicurezza durante l’udienza che si terrà nell’aula bunker, come da prassi nei casi più delicati.
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