Prima registrazione a Vicenza dopo la sentenza della Corte Costituzionale
VICENZA – Nel comune di Vicenza, Sonia Mariga ed Elisa Greselin hanno ufficialmente registrato la loro figlia, diventando il primo caso nella città a seguito della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto di registrare i figli nati da coppie omogenitoriali.


Il ruolo dell’amministrazione comunale
Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, ha firmato la dichiarazione di nascita della bambina, segnando un importante traguardo per i diritti civili nella città. Questa registrazione rappresenta il primo riconoscimento formale nel Comune a seguito del pronunciamento della Consulta, che ha aperto la strada al diritto delle coppie omosessuali di vedere ufficialmente iscritti i figli presso l’anagrafe.
L’amministrazione vicentina ha sempre sostenuto il riconoscimento delle Famiglie Arcobaleno, considerando giusto il diritto di tutte le coppie a registrare i propri figli, indipendentemente dalla composizione familiare. La registrazione della bambina conferma la volontà del Comune di favorire l’uguaglianza e l’inclusione sociale, rispettando i diritti sanciti dalla legge. Il sindaco Possamai ha dichiarato: «Un diritto che abbiamo sempre sostenuto»


Significato sociale e culturale
Il caso riflette il riconoscimento dei diritti dei minori nati in famiglie omogenitoriali, sottolineando che ogni bambino ha diritto a pari riconoscimento e protezione fin dalla nascita. La sentenza della Corte Costituzionale ha fornito una base giuridica solida che conferma il principio di uguaglianza in questo ambito.
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