Perché in Friuli e Veneto nel 2025 cresce la montagna e cala la vacanza al mare?
Estate 2025: in Friuli e Veneto cresce il turismo in montagna mentre cala quello al mare. Ecco dati, motivazioni e testimonianze di un fenomeno in rapida crescita.


Nell’estate del 2025, Friuli Venezia Giulia e Veneto vivono un cambiamento importante nelle abitudini turistiche: la montagna segna una crescita marcata, mentre paradisi balneari come Lignano Sabbiadoro registrano un calo. Ma non si tratta solo di preferenze personali: a influire sono una serie di fattori climatici, economici, culturali e di sostenibilità. Ecco un’analisi approfondita, integrata con dati, interviste e testimonianze che abbiamo raccolto.
1. Turisti in quota: un +11,8% che sorprende
Secondo PromoTurismoFVG, tra maggio e giugno 2025 il numero di pernottamenti sulle montagne del Friuli è aumentato del 11,8% (circa 200.000 notti), mentre le località costiere, pur partendo forte (1,4 milioni di presenze, con +15% di italiani), hanno subito un rallentamento a luglio, con una diminuzione del 15% nei flussi giornalieri a Lignano. LEGGI ANCHE: Spiagge più vuote al Nord Est? Dati e testimonianze
2. Il mare risente del caldo estremo
Il calo delle presenze in spiaggia è fortemente legato alle ondate di caldo africano, intense e ostinate. Il sole implacabile ha reso le giornate balneari opprimenti, spingendo molti a desistere anche solo per un giorno. In parallelo, l’accesso alla montagna è diventato una risposta naturale al clima insopportabile. POTREBBE INTERESSARTI: Meteo Veneto e Friuli a Ferragosto 2025: caldo torrido già dal mattino, punte di 37 gradi, afa intensa e rischio di temporali di calore.
3. Montagna in crescita grazie all’offerta diversificata
Le destinazioni alpine non sono più solo “rifugi estivi”: oggi offrono trekking, mobilità dolce, cucina tipica, wellness e alloggi di qualità. Da Sappada a Tarvisio, la domanda è sostenuta anche da stranieri. Inoltre, gli investimenti destinati alla valorizzazione turistica come i 14 milioni stanziati per Lignano dimostrano un cambiamento di priorità. (Regione Friuli Venezia Giulia)
4. Mare comunque frequentato… dai turisti stranieri
Nonostante il calo delle presenze italiane, la riviera friulana e la costa veneta continuano ad attrarre molti stranieri: la percentuale di prenotazioni estere raggiunge il 70% in alcune località della Riviera Veneta e 66% nel Friuli Venezia Giulia, confermando l’appeal internazionale ancora forte delle spiagge. (The Local Italy)
5. Economia, costi e percezione del valore
Secondo Federalberghi, l’estate 2025 ha visto un +3,2% di italiani in vacanza (circa 34,4 milioni), con una spesa media in calo a 838 euro e un giro d’affari complessivo in crescita del 2,2%. (Confcommercio)
In montagna, con la stessa spesa, si trova maggiore comfort e servizi: combinazione perfetta per chi cerca qualità e convenienza.
6. La sostenibilità come nuova motivazione
Secondo studi internazionali, il turismo sostenibile – green, esperienziale, responsabile – sta spingendo le scelte turistiche verso destinazioni percepite come meno affollate, più autentiche e meno impattanti (arXiv). Le aree alpine e rurali del Nordest sembrano oggi rispondere meglio a queste esigenze.
7. Voci dal territorio: operatori e viaggiatori raccontano
- Michele Battiston, presidente del consorzio Spiaggia Viva: “Molti cancellano le gite in spiaggia se il meteo promette caldo estremo. A luglio abbiamo perso il 15% dei visitatori”.
- Giulia da Padova: “Andare in costa è meno accogliente con temperature oltre i 35 °C. In montagna si respira e si vive meglio”.
- Un albergatore di Sauris racconta che “per il clima insolito, abbiamo acceso il riscaldamento in luglio. Ma gli eventi trekking e le escursioni in quota stanno compensando”.
8. Numeri a confronto
DestinazioneVariazione presenze 2025Montagna (FVG)+11,8%Città regionali+7%Costa (giornalieri)-15%Turisti italiani (nazionale)+3,2%9. Uno sguardo verso il futuro
- Clima: se il caldo estremo si farà sistematico, l’interesse verso la montagna crescerà.
- Politiche: occorre valorizzare sia costa che montagna, investendo in eventi serali, servizi accessori e turismo sostenibile.
- Strategia: coordinamento tra enti regionali per offrire pacchetti integrati mare-montagna, riducendo squilibri e promuovendo una visione turistica più equilibrata.
L’estate 2025 segna la svolta: Friuli Venezia Giulia e Veneto vedono un evidente spostamento della domanda verso la montagna. Caldo opprimente, cambiamenti nei comportamenti di consumo, nuove mete sostenibili e una montagna che si trasforma da quota estiva a meta tutto l’anno rendono questo fenomeno non solo significativo, ma destinato a durare. Una sfida e un’opportunità per ripensare il turismo nel Nordest italiano.