La nuova Flotilla: "Attaccati da Israele". A bordo volontari veneti, l’Italia: "Blocchiamo tutto di nuovo"

PADOVA – Il blocco della Freedom Flotilla verso Gaza ha suscitato nuove mobilitazioni a Padova. Circa duemila cittadini, studenti, associazioni, centri sociali e sindacati di base hanno sfilato in corteo dal quartiere universitario del Portello verso il centro storico e la Prefettura in piazza Antenore, chiedendo la liberazione immediata dei volontari intercettati in mare dalle autorità israeliane.

Veneti tra i volontari

Tra i partecipanti alla missione ci sono anche volontari veneti, tra cui Beatrice Lio, marittima veneta, e Lorenzo Bresciani, neurologo dell’ospedale di Padova, presenti a bordo delle barche della flotilla. Sulla nave ammiraglia Conscience c’era inoltre Riccardo Corradini, specializzando in chirurgia a Verona, già attivo a Gaza durante l’Erasmus e a Kabul con Emergency.

Le richieste del corteo

I manifestanti padovani hanno ribadito la richiesta di cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza e la liberazione degli attivisti fermati. Tra i promotori, i Sanitari per la Palestina hanno sottolineato la necessità di fermare il traffico di armi verso Israele e di sostenere i colleghi coinvolti nella missione umanitaria.

Contesto della missione

Le imbarcazioni trasportavano aiuti umanitari, tra cui latte in polvere per neonati, con l’obiettivo di raggiungere la popolazione civile nella Striscia di Gaza. L’intercettazione da parte delle forze israeliane è stata descritta dagli organizzatori come un blocco illegittimo in acque internazionali, mentre Tel Aviv ha ribadito la legalità del controllo navale nella zona di combattimento.