Operazione di soccorso riuscita per quattro alpinisti croati sulla Tofana di Rozes
CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) – Un’operazione di soccorso complessa ma riuscita si è conclusa con il recupero di quattro alpinisti croati bloccati per ore in parete sulla Tofana di Rozes, a causa del maltempo. I rocciatori, tre uomini e una donna, di età compresa tra i 28 e i 32 anni, erano saliti ieri lungo il Secondo Spigolo, ma sono stati sorpresi da pioggia e freddo, trovandosi costretti a fermarsi per la notte in quota.
La richiesta di aiuto alle prime luci del mattino
Alle 6 del mattino, le due cordate hanno attivato i soccorsi: erano provate dal freddo e dalle difficoltà dovute al temporale, e non se la sentivano di proseguire autonomamente. Le coordinate inizialmente trasmesse li localizzavano lungo il sentiero di rientro, dove si è diretto l’elicottero Falco 2. Tuttavia, da una prima perlustrazione aerea, è emerso che i quattro alpinisti non si trovavano nel punto segnalato.
Individuati in parete a quota 2.800 metri
L’elicottero si è allora spostato in parete, riuscendo a individuarli sull’ultimo tiro della via, nascosti in una nicchia naturale attorno ai 2.800 metri di altitudine, dove avevano cercato riparo dal maltempo. Vista la situazione, è stato fissato un campo base al Rifugio Dibona, da dove il personale sanitario è rimasto pronto a intervenire. Le condizioni meteo instabili e la possibilità di chiusura delle nuvole hanno reso l’intervento estremamente delicato.
Recuperati con il verricello dall’elisoccorso
Il tecnico del Soccorso alpino si è calato con un verricello di 40 metri per prelevare uno a uno tre alpinisti. A quel punto, però, le nuvole hanno iniziato a chiudersi, costringendo l’elicottero a scendere e sbarcare i primi tre rocciatori in salvo. Fortunatamente, si è poi aperto un nuovo varco meteorologico e Falco 2 ha potuto completare l’ultimo recupero, portando in salvo anche il quarto alpinista.
Controllati al Rifugio Dibona: infreddoliti ma in buone condizioni
Tutti e quattro sono stati visitati dal medico al Rifugio Dibona, risultando in buone condizioni generali, seppur visibilmente infreddoliti. In via precauzionale erano già state allertate le squadre del Soccorso alpino di Cortina, pronte a salire a piedi nel caso l’intervento dall’alto fosse stato impossibile.
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