ROVIGO – In una strategia mirata per contrastare l’illegalità nel settore turistico, la Guardia di Finanza di Rovigo ha intensificato i controlli sulle strutture ricettive, con un focus sui Bed and Breakfast (B&B) nel Polesine. Durante le verifiche è emerso che una struttura a Rovigo non era registrata e autorizzata.
Sequestro e sanzioni per un Bed and Breakfast abusivo
Durante uno di questi controlli, i finanzieri hanno scoperto che un Bed and Breakfast non aveva ottenuto la classificazione prevista dalla Legge Regionale Veneto e non aveva richiesto il Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.) al Ministero del Turismo. La struttura è stata sottoposta a sequestro amministrativo e i gestori sono stati multati fino a 6.000 euro. Inoltre, non aveva presentato la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) al Comune di Rovigo, violando la normativa regionale.
Violazioni alla sicurezza e omessa comunicazione alla Questura
Oltre alle irregolarità amministrative e fiscali, è emerso che la struttura non aveva comunicato all Questura l’identità degli ospiti, violando il T.U.L.P.S. I gestori sono stati denunciati per omessa comunicazione delle generalità degli alloggiati.
Controlli continui e tutela delle imprese oneste
Questo intervento fa parte di un piano più ampio di controlli che coinvolge diversi enti per garantire il rispetto delle normative di sicurezza e igiene nelle strutture turistiche. La Guardia di Finanza sta valutando gli aspetti fiscali legati all’attività illegale e ha segnalato il caso alle autorità competenti. L’operazione mira a contrastare la concorrenza sleale e a proteggere le imprese legittime e i cittadini, assicurando un servizio di ospitalità sicuro.
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