Accoltellato a morte per aver difeso una donna da una rapina, la sentenza: ergastolo per l’omicida

Mestre, Giacomo Gobbato ucciso per difendere una donna: condanna definitiva al 38enne per omicidio volontario e rapine aggravate.

08 luglio 2025 17:19
Accoltellato a morte per aver difeso una donna da una rapina, la sentenza: ergastolo per l’omicida -
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MESTRE (VENEZIA) – È arrivata la sentenza per il 38enne moldavo accusato dell’omicidio di Giacomo Gobbato, avvenuto lo scorso 20 settembre a Mestre. La Corte d’Assise ha confermato la piena responsabilità dell’imputato, ritenendolo colpevole di omicidio volontario aggravato, di due rapine e delle lesioni inferte all’amico della vittima.

Il delitto in corso del Popolo a Mestre

La sera dell’aggressione, Giacomo Gobbato fu colpito a morte mentre tentava di difendere una donna da un tentativo di rapina. L’intervento generoso del giovane si è trasformato in tragedia, quando il 38enne ha sferrato una coltellata letale.

Ripresi dalle telecamere i momenti del crimine

Durante il processo, sono state visionate le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno immortalato la scena: la richiesta d’aiuto della donna, l’intervento dei due ragazzi e l’azione violenta dell’aggressore. Il filmato ha avuto un peso determinante nella ricostruzione dei fatti.

Riconosciute le aggravanti

I giudici hanno riconosciuto l’aggravante legata alla volontà di nascondere la rapina tramite il delitto. Non è invece stata confermata l’aggravante relativa all’uso dell’arma, poiché non è stato accertato che l’imputato avesse con sé il coltello in modo premeditato.

Respinta la linea difensiva

La difesa ha provato a ottenere una riqualificazione del reato in omicidio preterintenzionale, ma senza successo. È stato stabilito anche un risarcimento per i familiari della vittima, pari a 1,2 milioni di euro, con una provvisionale immediata da 500 mila euro.

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