Il “Made in Vicenza” conquista la Francia. Dopo il Prosecco che da qualche anno ha invaso il mercato transalpino, nei rinomati vigneti di Francia vengono usate le macchine a minor impatto ambientale ed altamente tecnologiche prodotte nella provincia berica. Tanto che solo nel 2022 circa un centinaio di questi modelli dalla provincia berica sono state acquistate da imprese vitivinicole operative soprattutto nel sud della Francia.
E questi modelli sono stati presentati nel corso della quinta edizione di “Vite in campo” la manifestazione dedicata all’innovazione in agricoltura organizzata da Condifesa TVB ed Edizioni L’Informatore Agrario la più importante manifestazione italiana sulla viticoltura sostenibile. Più di 1500 persone hanno preso parte alle “due giorni” dedicata all’agricoltura. A questa edizione erano presenti operatori provenienti da Canada, Francia, Germania, Austria e Slovenia, oltre che dalle diverse regioni italiane. OBIETTIVO SOSTENIBILITA’ …MENO CHIMICA E PIU’ MECCANICA– “Sempre di più i Consorzi di difesa saranno chiamati ad affiancare le imprese agricole in un percorso virtuoso verso la gestione dei rischi a 360 gradi – ha sottolineato il presidente di Condifesa Tvb Valerio Nadal – continua la nostra battaglia verso la riduzione di agrofarmaci e attraverso questa manifestazione cerchiamo sempre di avvicinare i nostri associati alle nuove tecnologie ed in particolare alle macchine e attrezzature che li aiutano a garantire il loro reddito. Meno chimica, più meccanica”….Il direttore Filippo Codato ha spiegato: “Riuscire a portare in campo l’innovazione per noi è una sfida importante che viene recepita dalla sensibilità e qualità dei nostri imprenditori”.
Il vice presidente di Condifesa TVB l’imprenditore berico Claudio Zambon assieme ai tecnici Oddino Bin e Paolo Bolla hanno preso parte alla presentazione dei modelli prodotti nel Vicentino: nel corso della lavorazione in vigneto viene abbattuto l’effetto della deriva dell’80 per cento (in modo tale che l’agrofarmaco vada tutto a bersaglio sulla chioma della vite e non a terra o peggio fuori dall’appezzamento trattato). Una macchina leggera dove minore è il consumo di gasolio e quindi minor impatto ambientale, può far risparmiare il 50 per cento dei tempi di lavoro ed è utilizzabile sia in collina che in pianura grazie alla sua estrema manovrabilità. Inoltre, grazia alla sua leggerezza e conseguente ridotta compattazione, permette al suolo di “respirare”. Ed è grazie a queste caratteristiche ha conquistato oltre al mercato italiano anche quello francese.
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