Treviso, nuovo progetto in Terapia intensiva neonatale: musicoterapia per aiutare i prematuri

All’Ulss 2 di Treviso avviata la musicoterapia in Terapia intensiva neonatale per favorire benessere e stabilità nei prematuri.

27 novembre 2025 13:44
Treviso, nuovo progetto in Terapia intensiva neonatale: musicoterapia per aiutare i prematuri - Ansa
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TREVISO – Nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’Ulss 2 prende forma un innovativo progetto dedicato ai neonati prematuri, con l’introduzione di specifici percorsi di musicoterapia studiati per accompagnare i piccoli pazienti nelle primissime e più delicate fasi di vita. Un’iniziativa che nasce dall’esigenza di creare un ambiente sonoro più fisiologico, meno stressante e il più possibile simile alle condizioni dell’ambiente intrauterino, contribuendo così alla loro stabilità emotiva e fisiologica.

Un sostegno attraverso il suono per i nati prematuri

La musicoterapia applicata alla TIN si propone di limitare gli stimoli caotici e discontinui che caratterizzano il contesto ospedaliero, offrendo ai neonati un microambiente sonoro protetto. L’atmosfera generata da determinate frequenze e vibrazioni può favorire il ritmo del respiro, ridurre i livelli di stress e accompagnare il bambino nella delicata transizione dalla vita intrauterina all’esterno.

Le sedute vengono svolte direttamente alla culla del neonato oppure in una saletta dedicata, con il coinvolgimento dei genitori quando possibile. Un aspetto fondamentale del percorso è infatti la relazione sonora tra mamma, papà e bambino, che contribuisce a rafforzare il legame e promuovere un senso di sicurezza.

Gli strumenti utilizzati nei percorsi terapeutici

Il progetto prevede l'utilizzo di strumenti selezionati per riprodurre suoni morbidi, continui e modulati, particolarmente adatti ai neonati prematuri. Tra questi, la musicoterapeuta utilizza:

  • Gato box, uno strumento a percussione che produce un ritmo regolare in grado di favorire la stabilizzazione del battito cardiaco;

  • Ocean-disc, un disco contenente piccole sfere che, ruotando, ricreano il suono e la vibrazione dei fluidi intrauterini, ideale per aiutare il neonato durante il rilassamento, la regolazione del respiro e la fase di addormentamento;

  • Ukulele, scelto per il suo timbro dolce e l’emissione sonora delicata, capace di accompagnare il bambino senza generare sovrastimolazioni.

Al centro il benessere del neonato e il coinvolgimento della famiglia

La musicoterapia, integrata nella routine della TIN, mira a migliorare il benessere complessivo del neonato, supportando la regolazione fisiologica e contribuendo a ridurre lo stress derivante dai rumori dell’ambiente ospedaliero. La possibilità di coinvolgere i genitori permette inoltre di trasformare l’esperienza in un momento di intimità condivisa, offrendo alle famiglie un ruolo attivo nel percorso terapeutico.

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