Najib muore a 12 anni tra le braccia della madre: il ricordo di un bambino vivace e amato da tutti
Najib, dodicenne di Borbiago, è morto per arresto cardiaco dopo aver combattuto una grave patologia. La comunità è sconvolta dalla sua perdita prematura.
Patrick Ganzini
BORBIAGO (VENEZIA) - La comunità di Borbiago è stata scossa dalla tragica morte di Najib, di 12 anni, stroncato da un arresto cardiaco mentre si trovava tra le braccia della madre. Il piccolo, originario del Ghana, era affetto da una grave patologia cardiaca fin dalla nascita, ma la sua condizione sembrava non impedirgli di vivere una vita attiva e piena di amicizie.
La vita di Najib: un bambino socievole e determinato
Najib era un ragazzo solare, che amava giocare al computer, disegnare e stare all’aperto con gli amici. Sua madre, ancora sconvolta dalla tragedia, racconta che il figlio era sempre vivace e positivo, capace di fare amicizia facilmente con chiunque. Nonostante la sua condizione di salute, Najib ha affrontato con coraggio tre interventi chirurgici e numerosi ricoveri, durante i quali ha legato anche con gli altri bambini e le loro famiglie.
Il tragico episodio e l’intervento dei soccorsi
Il dramma si è consumato giovedì pomeriggio, quando la madre di Najib, disperata, è arrivata alla farmacia Zambon con il figlio in braccio, chiedendo aiuto. Le farmaciste, accortesi immediatamente della gravità della situazione, hanno chiamato il 118. Il piccolo, purtroppo, è deceduto poco dopo, lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia e nella comunità.
Un ragazzo ben voluto dalla scuola e dalla comunità
Najib frequentava la scuola media Petrarca, dopo aver completato la primaria a Borbiago. La dirigente scolastica, Angelina Zampi, ha espresso il suo profondo dolore per la perdita di un ragazzo che descrive come attento e diligente. Le maestre della scuola primaria, Viviana e Mirella, hanno scritto una lettera commossa in memoria di Najib, ricordando il suo sorriso e la sua determinazione nel superare le difficoltà legate alla lingua e alla salute.
Una famiglia unita nella tragedia
Nonostante il dolore, il padre Saib si fa forza per sostenere la famiglia, tra cui i quattro figli più piccoli, e per supportare la moglie sconvolta dall'accaduto. La famiglia, che risiede vicino alla scuola e alla farmacia, è stata benvoluta da tutta la comunità locale per la sua discrezione e dignità, anche in un momento tanto difficile.
