Addio al 37enne David Gomiero, la famiglia: «morto dopo i vaccini, vogliamo giustizia»
David Gomiero, 37 anni, morto dopo 19 anni di malattia insorta dopo la profilassi militare. La famiglia attende ancora giustizia.


MESTRE – Dopo quasi vent’anni di sofferenza, si è conclusa la lunga vicenda di David Gomiero, 37 anni, veneziano, rimasto immobilizzato in carrozzina a seguito di gravi problemi di salute insorti dopo la profilassi vaccinale durante la visita militare. Il suo caso, seguito negli anni da medici, legali e rappresentanti istituzionali, era diventato un simbolo di battaglia civile per la famiglia, che ne ha denunciato le conseguenze e le mancate risposte ricevute.
Un giovane sano e pieno di sogni
Nel giugno del 2006, David aveva iniziato il servizio come volontario nell’85º Reggimento di Montorio Veronese, in ottime condizioni fisiche. Aveva completato i controlli medici e praticava sport con ottimi risultati, come dimostrava la partecipazione a una maratona il giorno precedente la profilassi. Poche ore dopo la somministrazione dei vaccini, comparvero nausea, debolezza, fotosensibilità e una progressiva difficoltà motoria.
Il giovane fu trasferito in infermeria, poi in ospedale, e infine congedato per motivi di salute. Iniziò così un percorso di ricoveri, esami e consulti specialistici che non riuscirono mai a restituirgli una vita normale. Con il tempo, la situazione degenerò fino a costringerlo alla carrozzina e successivamente al letto, assistito dai genitori nella casa di Spinea.
Una battaglia sanitaria e istituzionale
Negli anni, la famiglia ha portato il caso all’attenzione di Parlamento, istituzioni e autorità sanitarie, chiedendo il riconoscimento della causa di servizio. Le indagini e i referti clinici avevano attestato la presenza di una neuropatia tossica da metalli pesanti, ma non è mai stata formalmente stabilita una correlazione diretta con la profilassi militare.
Il giovane ha vissuto quasi vent’anni in condizioni di grave invalidità, con un modesto sussidio economico e un progressivo peggioramento fisico. Nonostante le difficoltà, la famiglia ha continuato a sostenere cure e terapie, nella speranza di ottenere verità e riconoscimento.
Il processo e l’assoluzione
Durante il percorso giudiziario, David era stato anche denunciato alla Procura militare per diserzione, poiché non aveva fatto ritorno in caserma. In realtà, le sue condizioni non gli consentivano di muoversi autonomamente.
In sede di processo, la documentazione sanitaria e le testimonianze hanno portato all’assoluzione piena, con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Diciannove anni di dolore e silenzio
Il decorso della malattia è stato lungo e progressivo. Con il passare degli anni, David ha perso completamente l’autonomia, rimanendo tra il letto e la carrozzina, seguito dai familiari che si sono fatti carico di tutte le spese per l’assistenza.
Il giovane è deceduto il 1º ottobre 2025 nella sua abitazione di Spinea, ponendo fine a un calvario durato 19 anni.
L’ultimo saluto e la battaglia che prosegue
I funerali si terranno sabato 11 ottobre nella chiesa di Santa Barbara a Mestre.
Il caso di David Gomiero resta aperto come simbolo di una vicenda umana e istituzionale irrisolta, che solleva interrogativi su tutela, riconoscimenti e responsabilità legate alla salute dei militari.
Dopo quasi vent’anni di lotta, la famiglia non intende fermarsi e continua a chiedere giustizia e verità, affinché la sofferenza di David non venga dimenticata.