CONEGLIANO. Il 26 aprile, il mondo della riabilitazione e del volontariato ha perso una delle sue figure più luminose: Gigliola Casati, da decenni punto di riferimento nel settore della cura delle persone con disabilità. La sua scomparsa è stata annunciata dalle istituzioni per cui ha lavorato con dedizione: l’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità e l’associazione La Nostra Famiglia. Nata nel 1948, Gigliola Casati ha trascorso gran parte della sua vita lavorativa presso il Centro di Riabilitazione di Conegliano, dove ha ricoperto ruoli di grande impatto fino a diventare una figura chiave nel panorama della cura e dell’assistenza sociale in Italia.
Una carriera dedicata ai più fragili
La carriera di Gigliola iniziò presto nel mondo del volontariato, partecipando alle attività de La Nostra Famiglia in Lombardia. La sua passione e la sua dedizione la portarono nel 1965 a unirsi all’Istituto delle Piccole Apostole della Carità, impegnandosi a vivere i principi del fondatore, il Beato Luigi Monza, che sosteneva che “la parola basta non esiste nel vocabolario della carità”.
Innovazione e crescita al Centro di Conegliano
Arrivata a Conegliano nel 1981, Gigliola Casati ha dato un’impronta decisiva alla gestione del Centro di Riabilitazione, trasformandolo in un polo ospedaliero di rilievo nazionale e regionale. Sotto la sua guida, il centro è cresciuto fino a ottenere il riconoscimento IRCCS, diventando un punto di riferimento per le epilessie, l’ADHD e le malattie rare. La sua visione ha sempre posto un’enfasi particolare sulla qualità del servizio, combinando le competenze dei professionisti con le esigenze dei pazienti e delle loro famiglie.
La filosofia di Gigliola: inclusione e comunità
Gigliola credeva fermamente nell’importanza dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, promuovendo una visione in cui la disabilità non dovesse essere isolata ma vissuta e accettata come parte integrante della vita quotidiana. Questo principio la guidava nel suo lavoro quotidiano, spingendola a promuovere iniziative per i giovani, i volontari e soprattutto le famiglie, che considerava il nucleo fondamentale dove si sperimentano l’amore e la spiritualità.
Un’eredità di speranza e impegno
Il riconoscimento del suo lavoro è culminato nel 2019 con il Premio Civilitas della Città di Conegliano, per il suo essere stato “orizzonte luminoso per tutte le famiglie in difficoltà”. Gigliola ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerla, grazie alla sua capacità di vedere e valorizzare le potenzialità di ogni individuo. Anche nelle avversità, ha mantenuto uno sguardo attento a ogni piccolo germoglio di speranza, una lezione di vita che continua a ispirare tutti coloro che la ricordano.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574