Muore schiacciato da una trave nel suo capannone, addio al 49enne Antonio Picco

Infortunio mortale alla Geoscavi di Montecchio Maggiore: muore il titolare Antonio Picco, 49 anni, schiacciato da una trave.

25 settembre 2025 21:51
Muore schiacciato da una trave nel suo capannone, addio al 49enne Antonio Picco -
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MONTECCHIO MAGGIORE – Tragedia sul lavoro nel primo pomeriggio di giovedì 25 settembre, quando un grave incidente all’interno della ditta Geoscavi, in via Ponte Guà, è costato la vita al titolare Antonio Picco, 49 anni, residente a Sovizzo.

La dinamica dell’incidente

Secondo una prima ricostruzione, l’imprenditore stava effettuando una manovra con un camion all’interno del capannone aziendale quando il mezzo avrebbe urtato una trave. La struttura si è staccata ed è crollata sulla cabina, schiacciandola. I colleghi hanno lanciato immediatamente l’allarme e hanno tentato di soccorrerlo, ma le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi: per Picco non c’è stato nulla da fare.

Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Arzignano, i sanitari del Suem 118 con ambulanza e automedica, i tecnici dello Spisal dell’Ulss 8 e i carabinieri della tenenza di Montecchio Maggiore. Per precauzione la struttura è stata evacuata fino alla messa in sicurezza della trave danneggiata.

Le indagini

Il personale del servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro ha avviato le indagini per chiarire le cause dell’infortunio, raccogliendo testimonianze e acquisendo documentazione utile.

Il dolore della comunità

Nel capannone sono accorsi i familiari della vittima insieme al sindaco Silvio Parise e al vicesindaco Gianfranco Trapula. Antonio Picco era molto conosciuto nella zona come imprenditore apprezzato e impegnato: lascia un figlio adolescente. Nel 2019 era stato eletto consigliere comunale nella lista di minoranza “AscolTiAmo Sovizzo”.

Il dramma ha suscitato dure prese di posizione da parte dei sindacati.

«L’ennesima morte sul lavoro rappresenta per la nostra regione un macabro monito – ha dichiarato il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo –. Servono più sicurezza, più formazione e più controlli. La vita non può essere sacrificata sull’altare della produttività».

Per Raffaele Consiglio, segretario generale provinciale di Cisl Vicenza, la situazione è «di una gravità assoluta»: «Dall’inizio dell’anno abbiamo registrato un incremento senza precedenti di infortuni mortali. È urgente intervenire sulla carenza di organico degli enti di controllo e sulla ridotta percezione del rischio, che rende inefficace anche l’impegno crescente nella formazione».

Un’altra vittima sul lavoro che allunga la già pesante lista di incidenti mortali nel Veneto, alimentando il dibattito sulla necessità di maggiori investimenti nella sicurezza e nella prevenzione.

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