VENEZIA MESTRE – Per tre giorni Mestre diventa capitale dell’empatia, trasformando il Chiostro M9 in un temporary shop di scarpe, dove chi entra non consuma oggetti ma storie da ascoltare in cuffia, indossando le scarpe, donate per l’occasione da coloro che le raccontano, per 10 minuti – il tempo di una storia. Il 21-22-23 aprile 2023 dalle 10 alle 20 con ingresso libero approda a Venezia Mestre – per il Trentennale della Cooperativa sociale Itaca – Mettiti nelle mie scarpe, l’opera esperienziale ideata dall’artista inglese Clare Patey, direttrice di Empathy Museum, realizzata e promossa in Italia da Fondazione Empatia Milano. Sarà una preziosa occasione rivolta a tutti di mettersi nei panni di un’altra persona, camminare realmente nelle sue scarpe, provare le sue emozioni, sogni, speranze, e per valorizzare Mestre come città inclusiva.
La presentazione si è tenuta questa mattina alle 11.30 nella sala M9Loft del Business Center M9 a Mestre, sono intervenuti Paolo Castagna presidente Cooperativa sociale Itaca, Laura Besio assessore alla Politiche educative del Comune di Venezia, Petra Mezzetti presidente Fondazione Empatia Milano, M9 District, Isabella Zuliani presidente associazione Lunghi Cammini di Venezia, Andrea Tiberti presidente Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo – Ets., Rosa Rizzetto vice direttore regionale Intesa Sanpaolo Impact – Area Veneto Est/Friuli Venezia Giulia.
A MILE IN MY SHOES – METTITI NELLE MIE SCARPE
L’opera d’arte A Mile in My Shoes, titolo della versione originale britannica, si basa sul concetto di empatia elaborato dal filosofo Roman Krznaric, intesa non come dote innata ma come una capacità che può essere sviluppata e allenata. Nel suo adattamento italiano, Mettiti nelle mie scarpe concretizza grazie ad un allestimento esperienziale l’espressione inglese “mettersi nei panni di qualcuno” (Walk a Mile in Someone’s Shoes).
ITACA 30 ANNI DA VISIONARI DEL BENE COMUNE
Presentato in Italia sino a pochi mesi fa soltanto a Milano, lo scorso dicembre la Cooperativa Itaca ha organizzato e fortemente voluto Mettiti nelle mie scarpe a Pordenone e a marzo a Udine, registrando in soli tre giorni una grande affluenza di pubblico con oltre 1200 accessi a Pordenone e oltre 1000 a Udine. La risposta all’evento – realizzato in collaborazione con Fondazione Empatia Milano, con la produzione di Piano B e partner tecnico A4A Design – accolto nel cuore dei territori in cui Itaca è nata e opera da sempre, ha dimostrato ancora una volta il fortissimo legame tra Coop Itaca e la cittadinanza.
Speciali partner di questa terza e ultima tappa il Comune di Venezia, che ha concesso il proprio patrocinio e inserito l’evento ne Le Città in Festa, la collaborazione con M9 District, e gli sponsor che hanno creduto nel progetto e lo sostengono, Intesa Sanpaolo e Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo – Ets.
In occasione del Trentennale di fondazione (1992-2022), Itaca ha scelto di portare all’attenzione dei cittadini e delle città di Pordenone, Udine e Mestre il tema dell’empatia, del prendersi e avere cura degli altri, in coerenza con la propria mission che promuove diritti e valori come la solidarietà, dignità umana, inclusione, uguaglianza, libertà e salute.
Ci sentiamo dei “visionari del bene comune” – sottolinea il presidente di Itaca, Paolo Castagna – e siamo consapevoli che mantenere vivo il ricordo delle fatiche, dei sogni, dei percorsi e delle storie di chi abbiamo incontrato in questi trent’anni, può generare valore per l’intera comunità di Venezia Mestre.
Ecco che ascoltare dalla viva voce dei protagonisti le loro storie con le loro fragilità, e ascoltare come e con chi quelle fragilità siano state affrontate e a volte – ma non sempre – superate, ci consente non solo di immedesimarci, di empatizzare, ma anche di comprendere la dimensione dell’impegno quotidiano che abbiamo portato avanti in questi primi trent’anni con e a favore delle persone.
31 STORIE REALI DI ORDINARIA FATICA E QUOTIDIANA NORMALITÀ
Chi entrerà il 21, 22 e 23 aprile al Chiostro M9 di Mestre troverà un negozio di scarpe: ne potrà scegliere un paio, le calzerà e camminerà nelle vicinanze per una decina di minuti, ascoltando in cuffia la storia del proprietario di quelle scarpe raccontata dalla sua voce.
A disposizione 31 podcast originali, 21 in italiano realizzati da Fondazione Empatia Milano e 10 in inglese di Empathy Museum, che testimoniano storie reali di ordinaria fatica e quotidiana normalità, per stimolare l’esercizio empatico, proponendo intenzionalmente anche prospettive e punti di vista disturbanti e sconosciuti. I podcast sono stati poi montati dai registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e musicati dal compositore Massimo Mariani.
Sarà un modo semplice e immediato per empatizzare con chi è diverso o lontano da noi, gli avventori potranno entrare con il corpo e con il cuore in un universo intimo e raccolto, nel quale vivere emozioni per uscirne con una nuova consapevolezza e obiettività.
MESTRE CAPITALE DELL’EMPATIA
Mettiti nelle mie scarpe è un allestimento esperienziale dedicato ad Anna Alberti, appassionata giornalista e anima di quest’opera, un enorme temporary shop che contiene storie che parlano di empatia e inclusione, amore e maternità, difficoltà e riscatto, del “semplice e straordinario” che si trova nelle vite di ciascuno di noi.
Indossare ai piedi le calzature di qualcun altro e ascoltare in cuffia le storie di vita raccontate in dieci minuti dalla voce degli stessi protagonisti, assume una valenza immensa, diventa baluardo contro facili generalizzazioni, stereotipi e pregiudizi. Un atto rivoluzionario, che richiede il coraggio di frequentare per 10 minuti la vita di un’altra persona, essere lui/lei, vedere quella vita con i suoi occhi.
Un evento che offrirà l’opportunità di valorizzare Mestre come città inclusiva, capace di dare ascolto a fragilità e vulnerabilità, come anche ai punti di forza dei propri cittadini, contribuendo alla crescita del senso di appartenenza, ad una comunità accogliente e coesa.
RACCOLTA FONDI
Nel corso dell’evento sarà attiva una speciale raccolta fondi per rispondere con soluzioni concrete ai bisogni del territorio. Sarà possibile sostenere l’Associazione Lunghi Cammini odv<http://www.lunghicammini.it/>, che propone in Italia il modello del “lungo cammino educativo”, ispirandosi al lavoro delle organizzazioni Oikoten-Alba (Belgio) e Seuil (Francia). Rivolto a ragazze e ragazzi minorenni in condizioni di fragilità o vulnerabilità, consiste in cammini della durata di 30-100 giorni, affrontando tragitti dai 600 ai 2000 chilometri, che vengono percorsi con un accompagnatore in un rapporto 1 a 1. Il protagonista e il suo accompagnatore, prima di partire, sottoscrivono un “patto di cammino” che contiene alcune semplici regole tra cui la rinuncia al cellulare, a sostanze/alcool/cuffiette e il rispetto del compagno. Nello svolgersi del cammino, immerso in un ambiente naturale, la sfida per il giovane sarà il rispetto del patto, e si rispecchierà in positivo e in negativo nei molti incontri programmati e casuali, ampliando le proprie conoscenze e confrontandosi con la realtà.
INTERVENTI
Laura Besio, assessore alle Politiche educative, Comune di Venezia
“Venezia è una realtà ricca di testimonianze di diverse culture e pensieri, crocevia di popoli e fedi religiose che nei secoli ne hanno arricchito il patrimonio e fanno di essa oggi una città unica al mondo e universale. Una testimonianza di apertura che si sposa con lo spunto di riflessione esperienziale che la Cooperativa sociale Itaca ha scelto di realizzare, incoraggiando i cittadini a vivere le emozioni, le speranze e le aspettative dell’altro empaticamente. Ogni tessuto sociale è fatto di relazioni: crescerà nella misura in cui, senza mai perdere di vista il rispetto reciproco, saremo capaci di metterci nei panni del vicino”.
Michele Bugliesi, presidente Fondazione di Venezia e M9 District
“M9 District accoglie con piacere questa iniziativa costruita sul concetto e sul valore dell’empatia. In una società sempre più condizionata dagli individualismi, promuovere proposte che favoriscono la conoscenza di storie di vita complesse e spesso difficili ha un grandissimo valore. M9 è e vuole essere ogni giorno di più luogo d’incontro e di relazione fra persone, ed è in virtù di questa unità di intenti e visione che partecipiamo con entusiasmo al progetto di Itaca”.
Petra Mezzetti, presidente Fondazione Empatia Milano
“È con grande piacere che Fondazione Empatia Milano ha accettato la proposta di portare Mettiti nelle mie scarpe a Venezia Mestre nel territorio in cui opera da trent’anni la Cooperativa Sociale Itaca. Si tratta di un’opera d’arte che richiede, a chi vuole partecipare, di superare il primo momento di stupore, accettare semplicemente di indossare un paio di scarpe di un’altra persona, e aprirsi all’ascolto. Le storie, raccolte da Fondazione Empatia e donate generosamente dalle persone coinvolte, parlano di fragilità, vulnerabilità e normalità, per pubblici più ampi possibili, con l’obiettivo di sviluppare, senza giudicare, un moto di empatia tra le comunità e, in questo modo, vivere più coscienti, appagati e felici”.
Isabella Zuliani, presidente Associazione Lunghi Cammini
“Quando sono stata contattata da Itaca e mi è stato detto dell’opera d’arte esperienziale che hanno deciso di portare nella nostra città, ho creduto per un attimo volessero un nostro paio di scarpe con la storia di chi le aveva indossate. I ragazzi ai quali proponiamo il cammino stentano a credere di poter diventare testimoni di qualcosa, soprattutto agli occhi di altri loro pari. Invece, è proprio quello che crediamo accada, perché in cammino i giovani si scoprono capaci di resistere, si allarga la loro visione sul mondo e contemporaneamente hanno lo spazio e il tempo per guardarsi dentro”.
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