Vigonza (PD), 08 marzo 2024 – C’è sempre più voglia di Made in Italy in Europa e nel Mondo, soprattutto nel settore moda e in particolare quello delle calzature di lusso.
Anche per questo non mancano eventi internazionali di alto profilo che vedono protagonisti i tecnici di Politecnico Calzaturiero della Riviera del Brenta per raccontare lo stile senza pari, che fa il paio anche con l’innovazione, della calzatura Veneta nei mercati di tutto il mondo.
Proprio in questi giorni una delegazione di Politecnico, guidata dal Direttore Tecnico Alice Marcato e dalla responsabile Ricerca e Sviluppo Chiara Biancotto, è volata in Spagna, a Valencia, per partecipare a INTED 2024, la 18a conferenza internazionale su tecnologia e istruzione, assieme ad altri professionisti, docenti, ricercatori provenienti da 80 paesi del mondo.
«Il settore moda è di grande interesse sia in Italia sia all’estero – spiega Alice Marcato, Direttore Tecnico del Politecnico Calzaturiero –. E noi siamo in prima linea come istituto di formazione totalmente dedicato ai prodotti moda che forma personale tecnico altamente specializzato. Siamo stati invitati a questa conferenza internazionale per raccontare le nostre esperienze e i nostri progetti nel settore education. Tra le best practice che abbiamo portato, il progetto “EU Digital FabLab”, iniziato nel marzo 2021 e conclusosi a luglio 2023. Le attività hanno coinvolto sette partner provenienti da sette diverse nazioni, in cui sono state sfruttate le nuove opportunità offerte dalla Realtà Aumentata (AR) per proporre un corso internazionale congiunto di apprendimento pratico “Learning by Doing”, con un approccio digitale sulla produzione calzaturiera»
Un modo innovativo, quindi, per esportare nei paesi coinvolti dal partenariato la conoscenza e l’abilità di questo settore d’eccellenza.
«Sono state tre le aree di attività del progetto – continua Marcato –, lo Shoe Fab Lab virtuale congiunto che replica in un ambiente digitale (attraverso la Realtà Aumentata), l’ambiente reale e le strutture di un fab lab dedicato alla produzione e alla prototipazione di calzature; la creazione di contenuti in AR sulla produzione calzaturiera, da visualizzare nello Shoe Fab Lab virtuale congiunto, facilitando l’acquisizione di competenze pratiche sulla produzione calzaturiera; infine la definizione di una metodologia comune di formazione/insegnamento/coaching per percorsi formativi basati sulla Realtà Aumentata».
Politecnico si conferma così sempre più custode della tradizione, forte di un secolo di attività, ma anche di grande innovazione, sia tecnica rivolta alla produzione sia formativa rivolta all’istruzione di grandi professionisti del settore.
«L’obiettivo finale, e più ambizioso, sarà quello di estendere l’utilizzo degli strumenti AR/VR anche all’interno dei laboratori di produzione – ha aggiunto Chiara Biancotto, responsabile Ricerca e Sviluppo –. Questo processo di rinnovamento è finalizzato alla costruzione di un’esperienza formativa del tutto nuova, ricreando per gli studenti di qualsiasi livello un ambiente industriale reale, formando operatori e tecnici altamente specializzati».
Proprio la grande capacità tecnologica legata all’attività di alta formazione ha colpito enormemente anche il gruppo di fashion influencer provenienti dal Giappone che nei giorni scorsi si sono recati in visita ai laboratori e alle aule di Politecnico, grazie a un tour immersivo promosso da Confindustria Veneto Est, in collaborazione con Politecnico Calzaturiero e Fondazione Sportsystem, con il sostegno di Regione Veneto e Venicepromex.
«È stato impressionante vedere le alte tecnologie presenti, ma anche l’importanza che viene data alla parte della tradizione, coniugando con sapienza l’antico con il nuovo» ha commentato Francesco Yoshi, italo giapponese, affermato chef nel sollevante e personaggio televisivo, oltre che rappresentante della cultura italiana in Giappone. «In questo luogo non si può che rimanere stupidi dalla storia e dall’innovazione che si respira».
Gli stessi influencer hanno voluto cimentarsi nei laboratori con qualche esperienza pratica, rimanendo affascinati dalla tecnica e dalla maestria che di giorno in giorno vengono apprese e messe in pratica dagli studenti, di ogni età.
«C’è tantissima passione in chi frequenta le nostre aule – conclude Biancotto –, basti pensare che i formatori del Politecnico sono stati impiegati, e lo sono tuttora, nelle aziende del territorio, e decidono di regalarci non solo il loro tempo ma anche le loro abilità e conoscenze, mettendole a disposizione dei ragazzi che un domani andranno anche loro a inserirsi nelle aziende del distretto».
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