Caorle festeggia 30 anni de "La Luna nel Pozzo": oltre 30mila spettatori per il teatro di strada
La Luna nel Pozzo a Caorle chiude la XXX edizione con oltre 30mila spettatori, 70 spettacoli e 22 compagnie internazionali. Appuntamento al 2026.


CAORLE (VE) – Cinque giorni di applausi, piazze gremite e spettacoli che hanno trasformato il centro storico in un palcoscenico diffuso: si è conclusa domenica 24 agosto la XXX edizione del Festival Internazionale del Teatro di Strada “La Luna nel Pozzo”, confermando l’evento come uno degli appuntamenti culturali e turistici più attesi dell’estate adriatica.
Dal 20 al 24 agosto 2025, Caorle ha accolto più di 30.000 spettatori, che hanno seguito oltre 70 spettacoli messi in scena da 22 compagnie provenienti da Francia, Spagna, Belgio, Austria, Ucraina, Italia, Argentina e Uruguay, con 7 prime nazionali. Numeri che testimoniano la solidità del festival, la sua vocazione internazionale e la capacità di generare partecipazione diffusa e di valorizzare gli spazi urbani della città.

Un palcoscenico diffuso tra calli e piazze
Per cinque giorni, Caorle si è trasformata in un teatro a cielo aperto, dove calli, campielli e piazze hanno accolto spettacoli di acrobatica, teatro di figura, clown, danza urbana e musica dal vivo.
Il programma del trentennale ha alternato produzioni ad alto impatto visivo a momenti di intimità scenica, con formati site-specific capaci di instaurare un dialogo diretto tra artisti e spettatori. Un festival che non solo ha offerto intrattenimento di qualità, ma ha anche reso la città protagonista, permettendo al pubblico di viverla con occhi nuovi.

Il commento delle istituzioni
L’Assessore al Turismo di Caorle, Mattia Munerotto, ha espresso soddisfazione:
«La magia del teatro di strada ha ancora una volta affascinato e incantato il pubblico. Abbiamo visto le nostre piazze gremite di appassionati e curiosi che hanno apprezzato la qualità del cartellone. Merito anche della proficua collaborazione con Carichi Sospesi. La straordinaria affluenza di pubblico è la ciliegina sulla torta di un’estate ricca di soddisfazioni per Caorle. Il Festival tornerà naturalmente nel 2026, nella sua consueta collocazione di inizio settembre».

La direzione artistica: un progetto solido e condiviso
Grande orgoglio anche per il direttore artistico Marco Caldiron, che ha sottolineato la longevità e la forza del progetto:
«Anche quest’anno la risposta del pubblico è stata straordinaria: una comunità che si riconosce in un festival capace di unire famiglie, appassionati e curiosi. Arrivare alla trentesima edizione è un traguardo che racconta la fedeltà del pubblico e la solidità del progetto. La presenza di artiste e artisti da tutto il mondo conferma la vitalità della scena e la vocazione internazionale del festival. Siamo tra i pochi in Italia riconosciuti dal Ministero della Cultura, un risultato che ci rende orgogliosi e ci incoraggia a fare ancora meglio. Il ringraziamento va allo staff, ai volontari e al Comune di Caorle che ci sostiene anno dopo anno».

Gli spettacoli più applauditi
Il cartellone ha proposto appuntamenti che hanno entusiasmato grandi e piccoli:
- Javier Aranda ha incantato il pubblico con Life in Campo Negroni.
- Il collettivo Dekru ha portato Virtual Reality, una sorprendente prova di teatro fisico e mimo ispirata al mondo digitale.
- I Drums On Fire hanno acceso Piazzetta Marchesan con Mystic Fire.
- I Doble Mandoble con Hero for One Day hanno regalato uno dei finali più applauditi.
- Raffinata la performance Fragments della compagnia Bêtes de Rue, capace di mescolare delicatezza e poesia.
- Travolgente l’energia della compagnia argentina Estúpida Compañía con Bravio.
- Emozionante il concerto teatrale del Latinduo con The Concert Became Not A Concert, che ha unito musica e narrazione.
Un mosaico artistico che ha dimostrato ancora una volta come il teatro di strada sappia sorprendere, emozionare e coinvolgere.

Un’eredità che resta alla città
Conclusa la XXX edizione, gli artisti hanno chiuso le valigie, ma a Caorle restano gesti, risate, acrobazie e piccoli momenti di meraviglia che hanno animato il centro storico. Le piazze tornano alla normalità, ma l’eco del festival continua a vivere negli sguardi e nei racconti di chi c’era.
La Luna nel Pozzo ripartirà da qui per costruire il futuro, con appuntamento già fissato al 2026.
Organizzazione e partner
Il festival è promosso dall’Amministrazione comunale di Caorle e organizzato dall’associazione Carichi Sospesi APS di Padova, in partnership con United for Busking, il network italiano dei festival internazionali di arte di strada, e con ANAP – Associazione nazionale arti performative.
Fondamentale anche la collaborazione del Consorzio di Promozione Turistica del Veneto Orientale.
La manifestazione gode del contributo del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (FNSV) del Ministero della Cultura e del patrocinio della Regione Veneto.