Si toglie il braccialetto elettronico e uccide a coltellate l’ex compagna
Jessica trovata senza vita a Castelnuovo del Garda, fermato l’ex compagno. Indagini in corso.
CASTELNUOVO DEL GARDA (VERONA) – Ancora un femminicidio, questa volta in un appartamento di via Silvio Pellico a Castelnuovo del Grada, dove oggi, martedì 28 ottobre, è stato rinvenuto il corpo senza vita di Jessica Stapazzollo Custodio de Lima, 33 anni, di origine brasiliana. A essere fermato con l’accusa di omicidio è il suo ex compagno, anch’egli connazionale, già noto per comportamenti aggressivi e precedenti denunce per violenza domestica.
La scoperta del corpo nell’abitazione
Il cadavere della giovane è stato rinvenuto nella casa in cui viveva. A indirizzare i carabinieri verso l’appartamento sono state alcune ammissioni dell’uomo durante una telefonata ai militari nella quale aveva manifestato intenti autolesionistici. Poco dopo i carabinieri della Compagnia di Peschiera del Garda hanno eseguito il fermo. All’interno dell’abitazione è stato trovato il corpo senza vita di Jessica, mentre il coltello usato è stato rinvenuto all’interno dell’auto del sospettato.
Gli amici e le violenze passate
Alcuni amici della vittima avevano lanciato l’allarme sin da sabato, non riuscendo più a mettersi in contatto con lei. Preoccupati dal silenzio e conoscendo la sua situazione familiare, si sono rivolti alle forze dell’ordine. L’intervento dei militari ha purtroppo confermato i timori: Jessica era morta da giorni. In passato Jessica aveva già chiesto l’intervento dei carabinieri per episodi di maltrattamenti, salvo ritirare le denunce.
Provvedimenti ignorati
L’uomo, già denunciato più volte e noto alle forze dell’ordine, dallo scorso aprile era sottoposto al divieto di avvicinamento alla compagna e ai luoghi da lei frequentati. Era stato anche dotato di braccialetto elettronico, disposto dal giudice dopo un’aggressione documentata. Nonostante le misure restrittive, è riuscito a sottrarsi ai controlli: al momento del fermo non indossava più il dispositivo, mentre il ricevitore consegnato a Jessica è stato ritrovato nascosto nel garage della madre della donna, a Ponti sul Mincio.
Precedenti e indagini in corso
Il 41enne risulta già coinvolto in più procedimenti penali per maltrattamenti, lesioni e altre accuse. In passato era stato arrestato in flagranza per un violento episodio contro Jessica. Gli inquirenti stanno ora cercando di stabilire con precisione i movimenti dell’uomo nei giorni precedenti al ritrovamento del cadavere e verificare quando si è liberato del dispositivo elettronico a cui era sottoposto.