Jesolo Sand Nativity 2025 celebra il Cantico delle creature di San Francesco
Jesolo Sand Nativity 2025 si ispira al Cantico delle creature di San Francesco, celebrando natura, spiritualità e fratellanza con sculture di sabbia uniche.
Gabriele Mattiussi
JESOLO – L’edizione 2025 dello Jesolo Sand Nativity sarà dedicata al “Cantico delle creature”, l’inno sacro di San Francesco d’Assisi che quest’anno celebra gli 800 anni dalla sua composizione. L’annuncio è stato dato dal sindaco Christofer De Zotti al termine della messa per i festeggiamenti di San Giovanni Battista, patrono della città, officiata da monsignor Beniamino Pizziol, vescovo emerito di Vicenza.
Il significato del Cantico delle creature
Il Cantico delle creature è un testo fondamentale della spiritualità francescana, che esalta la lode a Dio attraverso le sue opere, dalla natura agli elementi come il sole, la luna, le stelle, l’acqua, il fuoco e persino la morte. Questo inno riflette una visione di mondo basata su valori come l’umiltà, la fratellanza universale e l’armonia tra uomo e natura. L’uomo non è proprietario della Terra, ma ne è custode e compagno di ogni essere vivente. Proprio questo messaggio ha ispirato anche l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, che richiama l’attenzione sull’ecologia cristiana e la salvaguardia del creato.
Un’opera che unisce arte, fede e natura
La mostra dello Jesolo Sand Nativity 2025 prenderà forma seguendo questi temi, con il supporto della comunità monastica del Marango di Caorle. Attraverso le suggestive sculture di sabbia, l’evento celebrerà la bellezza della vita e dell’universo, riflettendo la spiritualità e i valori profondi che caratterizzano la comunità locale.
Le parole del sindaco Christofer De Zotti
«Lo Jesolo Sand Nativity 2025 trae ispirazione dal Cantico delle Creature, un inno alla bellezza della vita e dell’universo. Con le sue sculture di sabbia, celebra la natura, la fratellanza e la spiritualità, valori profondamente radicati nella nostra comunità. Questa edizione speciale vuole essere un messaggio di pace e armonia, in un mondo che ha sempre più bisogno di riscoprire il rispetto per ogni creatura. Invito tutti a lasciarsi emozionare da quest’opera unica, che unisce arte, fede e bellezza».
