“Nell’arco di 3 o 4 anni la sanità di questo litorale cambierà e farà un nuovo ed importante salto di qualità per fornire un servizio di eccellenza, sia per il un bacino d’utenza di oltre 40 mila residenti e sia ai milioni di turisti che ogni anno soggiornano nelle località di mare.Il tutto avverrà con una riqualificazione dell’ospedale di Jesolo da oltre 10 milioni di euro,finanziati da Regione Veneto e dal PNRR. Questo non modificherà la vocazione riabilitativa della struttura ma bensì la potenzierà.
Gli interventi previsti nella programmazione regionale saranno sia di carattere funzionale, quindi miglioreranno la parte organizzativa e di logistica, e sia estetici, infatti si recupererà l’aspetto originale del 1927 quando l’ospedale nasceva come “Istituto Balneo Elioterapico di Cavazuccherina” con le storiche terrazze elioterapiche ed un parco terapeutico sul fronte mare”. A dirlo è stato questa mattina il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi, alla presentazione del progetto di recupero dell’ospedale di Jesolo.
Si tratta del più grande intervento di recupero della struttura dalla sua nascita. I dettagli degli interventi sono stati forniti dal direttore dei servizi tecnici dell’Ulss 4, l’ingegner Antonio Morrone. Per quanto riguarda gli interventi funzionali, dopo la realizzazione della nuova terapia intensiva e semintensiva (inaugurata due settimane fa), ora sede della degenza internistica, il progetto prevede il rinnovo dell’intera piastra di Radiologia con la rimodulazione degli spazi, del comfort, dei percorsi tra utenza esterna e pazienti. La parte finale dell’ex colonia (annessa al poliambulatorio ospedaliero) verrà ristrutturata e fornirà nuovi spazi ad uso ambulatoriale; al primo piano del monoblocco verrà realizzato l’ospedale di Comunità di Jesolo e non è stata tralasciata neppure la riqualificazione dell’area mensa ed il bar.
Per quanto riguarda gli interventi estetici, elementi architettonici ricreeranno le terrazze elioterapiche originarie; il braccio ad est dell’ospedale verrà ricostruito in continuazione la radiologia mediante nuovi materiali, allo scopo di riproporre visivamente i due rami laterali del monoblocco che alle origini si estendevano verso il mare; tra i due rami dell’ospedale nascerà inoltre un parco terapeutico con percorsi nel verde costituito da alberi, tamerici ad altra vegetazione. L’ingresso dell’ospedale verrà mantenuto pressoché uguale allo stato attuale ma con vista direttamente sul mare ed avrà un sistema di superamento delle barriere architettoniche mediante rampe già dall’esterno. Il tutto è stato condiviso con la Soprintendenza in quanto l’area e l’ospedale stesso sono tutelati da vincoli storici e paesaggistici.
Infine altri due importanti interventi effettuati all’interno dell’area ospedaliera saranno la realizzazione della “Casa della Comunità” nell’immobile “ex medicina” e la nuova dialisi estiva che verrà posta nell’edificio “ex magazzino” dell’ospedale, ora in disuso, posto sul fronte mare. “Con i lavori verranno migliorati anche l’aspetto antisismico e antincendio della struttura – ha osservato l’ingegner Morrone – . Abbiamo collaborato in modo stretto con la Soprintendenza, i vincoli paesaggistici sono diventati un’opportunità di recuperare l’identità di questo ospedale”.
Presenti all’incontro anche i sindaci di Jesolo e Cavallino Treporti. Il sindaco Christofer De Zotti ha annunciato lo stanziamento di 1,5 milioni per la riqualificazione di via Levantina ossia la viabilità che porta all’ospedale. Il sindaco Roberta Nesto ha definito la riqualificazione dell’ospedale di Jesolo “un nuovo importante percorso di collaborazione” tra Comune ed Ulss4. A Cavallino prosegue infatti l’iter per la realizzazione del nuovo distretto sociosanitario.
Il direttore generale dell’Ulss 4 ha anche risposto a chi, in questi giorni, ha sollevato polemiche sui “grandi progetti” avviati in assenza di personale: “I lavori si fanno guardando ad una programmazione a medio e lungo termine, noi creiamo le condizioni per dare risposte di qualità agli utenti e far lavorare al meglio il personale che arriverà in futuro ma anche a chi lavora tutt’ora all’Ulss 4, e creiamo le condizioni per acquisire nuove attrezzature”.
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