Il Discobus sta funzionando. È quanto emerge da un’analisi dei flussi effettuata in queste prime notti di utilizzo del servizio, avviato in via sperimentale grazie alla collaborazione tra Comune di Jesolo, Comune di San Donà di Piave, Città Metropolitana, Atvo e Fibe-Silb Confcommercio. La notte tra sabato 19 e domenica 20 agosto il servizio è stato utilizzato da circa 30 persone, numero in crescita rispetto alle notti precedenti e a quella di Ferragosto in cui le due linee erano state attivate.
Cos’è Discobus
Il progetto ha previsto l’istituzione di 2 corse di autobus durante le notti tra il sabato e la domenica fino al 3 settembre, con partenzaalle ore 2.00 e poi alle ore 4.00. Il servizio è stato garantito anche la notte di Ferragosto. Entrambe le corse partono dall’autostazione Atvo del lido di Jesolo – raggiungibile a costo ridotto grazie alla tariffa notturna agevolata fissata dall’amministrazione cittadina con il Consorzio Taxi -, toccano piazza della Repubblica a Jesolo paese, poi la fermata di via Roma a Eraclea, l’autostazione Atvo di San Donà di Piave terminando il tragitto in via Roma a Musile di Piave, davanti al municipio. Le due corse anticipano, così, l’avvio del servizio di trasporto ordinario con la prima partenza dal lido di Jesolo delle ore 5.45 della domenica che segue lo stesso percorso.
“Siamo molto felici dell’interesse riscosso dal servizio, cosa che ci fornisce un’indicazione per le valutazioni da fare in vista della prossima estate – dichiarano il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti, e il vicesindaco, Luca Zanotto -. In questi giorni non sono mancate le critiche e siamo all’ascolto di tutti, come sempre, ma è bene chiarire alcuni punti che qualcuno non ha colto o manipola mistificando i fatti. Il servizio non è rivolto a chi ha bevuto troppo ma a tutti. Non ci stupiamo, anzi siamo ben contenti che ad utilizzarlo siano anche coloro che non hanno toccato l’alcol. L’obiettivo è infatti levare più giovani possibili dalla strada nelle ore notturne, riducendo il rischio che siano coinvolti in incidenti stradali e che possono tornare a casa in sicurezza per la gioia dei loro genitori. Dispiace che a fronte di questo impegno così ampiamente condiviso e con simili obiettivi, qualcuno intraveda solamente l’occasione per iniziare una polemica fine a se stessa”.
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