Giornata nera sulle montagne bellunesi: tre infortuni tra le vette, tutti gli interventi

BELLUNO – Giornata intensa per i soccorsi sulle montagne bellunesi, dove in poche ore si sono verificati tre distinti interventi legati ad escursionisti e scalatori feriti.

Scalatore cade sulla Moiazza e si infortuna

Intorno alle 10.45, una guida alpina ha lanciato l’allarme mentre stava percorrendo la Via Decima sulla Moiazza, nel territorio bellunese. Un 65enne di Nova Levante (BZ), impegnato nella cordata più in alto, è precipitato mentre affrontava il terzo tiro, a causa del cedimento di un appiglio. L’uomo ha sbattuto violentemente contro la parete, riportando un trauma agli arti inferiori. Il tecnico del soccorso alpino è stato verricellato per 55 metri dal velivolo Falco 2 per raggiungere l’infortunato, che è stato recuperato e successivamente trasportato in ospedale ad Agordo. Recuperata anche la compagna di cordata. Sul posto era pronto a dare supporto un soccorritore locale.

Escursionista scivola vicino al Rifugio Venezia

Alle 11.20 un secondo allarme ha richiesto l’intervento dell’elicottero Falco 1 per una 64enne di Carnate (MB), impegnata in un’escursione attorno al Pelmo. La donna, in compagnia di un gruppo, è scivolata nei pressi del Rifugio Venezia, riportando un trauma al volto. Dopo essere stata raggiunta dal personale sanitario, è stata stabilizzata e trasportata in ospedale per accertamenti.

Escursionista guatemalteco ferito in Valparola

Nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30, la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Livinallongo per un terzo intervento. Un 48enne del Guatemala, in cammino lungo il sentiero numero 24, nei pressi del Rifugio Valparola, è scivolato procurandosi un infortunio alla caviglia. Impossibilitato a proseguire, è stato raggiunto da una squadra, stabilizzato e trasportato a spalla fino al rifugio. Da lì ha proseguito verso l’ospedale con mezzi propri assieme alla moglie.