Ictus, paziente salvato da intervento flash a Santorso: ecco quanto ci hanno messo

Ictus ischemico: a Santorso trombolisi in 13 minuti. Ospedale primo in Italia per rapidità di intervento.

29 dicembre 2025 12:38
Ictus, paziente salvato da intervento flash a Santorso: ecco quanto ci hanno messo -
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SANTORSO (VI)Tredici minuti. È il tempo record in cui, nella giornata di Natale, un paziente colpito da ictus ischemico è stato sottoposto a trombolisi all’Ospedale di Santorso. Un risultato straordinario che consacra la struttura come la più veloce in Italia nel trattamento di questa patologia tempo-dipendente, con un tempo medio di intervento di 32 minuti, dato che fa letteralmente la differenza tra disabilità e vita salvata.

Santorso eccellenza nazionale per la cura dell’ictus

Il traguardo raggiunto segna un ulteriore passo avanti rispetto alla già prestigiosa classificazione Gold, ottenuta un anno fa, che attestava una somministrazione della terapia entro un’ora nel 50% dei pazienti. Oggi l’ospedale Alto Vicentino entra nell’élite assoluta con il riconoscimento Diamond degli ESO-Angels Awards, riservato alle realtà sanitarie più performanti.

Un modello organizzativo che fa la differenza

Alla base di questi numeri c’è un modello organizzativo innovativo, come spiega Roberto Bombardi, direttore dell’U.O.C. di neurologia dell’ospedale:
la tempestività di intervento è decisiva nei casi di ictus ischemico. Se la trombolisi viene effettuata entro 90 minuti, un paziente su quattro supera l’evento senza conseguenze significative; se invece il trattamento avviene tra le 3 e le 4 ore, il rapporto scende a uno su quattordici.

Per questo a Santorso è stato creato un team di pronto intervento neurologico, composto da un neurologo e un infermiere della Stroke Unit, dotato di una “stroke bag”: un kit completo con pompa d’infusione, monitor dei parametri vitali e tutto il necessario per eseguire la trombolisi ovunque, anche direttamente in sala Tac, eliminando le perdite di tempo legate ai trasferimenti.

La pre-allerta che anticipa l’arrivo del paziente

Un altro elemento chiave è il sistema di pre-allerta. In caso di sospetto ictus, l’infermiere dell’ambulanza avvisa direttamente la Stroke Unit mentre il paziente è ancora sul territorio. Così il neurologo, prima dell’arrivo in ospedale, recupera tutta la documentazione clinica già presente negli archivi informatici, consentendo di avere Tac, valutazione e terapia pronti in tempi rapidissimi.

Il “miracolo” di Natale: trombolisi in 13 minuti

Questo assetto organizzativo ha permesso il risultato eccezionale registrato il giorno di Natale. Il paziente è stato accolto in ospedale con il neurologo già pronto; in soli 4 minuti è stata eseguita la Tac, immediatamente refertata dal radiologo. In 10 minuti sono arrivati gli esami del sangue, mentre un infermiere della Stroke Unit ha avviato il monitoraggio e la trombolisi direttamente in sala Tac, grazie anche alla rapidità della farmacia ospedaliera nel fornire il farmaco.

Successivamente il paziente è stato trasferito al Ospedale San Bortolo per essere sottoposto a trombectomia, nell’ambito della collaborazione con la neurologia di Vicenza.

Un farmaco di nuova generazione, prima volta in Veneto

Il caso ha segnato anche un altro primato: è stato utilizzato per la prima volta in Veneto un farmaco di nuova generazione, con un’efficacia superiore del 20% rispetto a quello precedente, soprattutto se somministrato precocemente. Il nuovo principio attivo risulta inoltre più efficace sulle occlusioni delle grandi arterie cerebrali e comporta minori complicanze emorragiche. Nelle prossime settimane sostituirà il farmaco attuale in tutte le neurologie del Veneto.

Un risultato di squadra

Il riconoscimento Diamond non viene assegnato alla singola Stroke Unit, ma all’intero ospedale. «È un risultato di gruppo – sottolinea Bombardi – reso possibile dalla collaborazione tra radiologia, pronto soccorso, cardiologia, reparti di degenza e personale infermieristico».

L’orgoglio dell’Ulss 7 Pedemontana

«Mi congratulo con tutta l’équipe della Stroke Unit di Santorso per questo risultato straordinario – ha dichiarato Carlo Bramezza, direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana – ma soprattutto voglio sottolineare il valore dell’integrazione e dello spirito di collaborazione. Avere il miglior tempo medio di risposta significa garantire ai cittadini i più elevati standard di cura in caso di ictus ischemico. Un segnale importante per tutta la popolazione dell’Alto Vicentino».

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