Il convegno sui vini del Nord Est: export, dazi e nuovi orientamenti
PRAMAGGIORE (VE) – L’evento “I vini del Nord Est tra export, dazi e nuovi orientamenti” tenutosi nella Sala Convegni Palazzo Mostra Nazionale Vini di Pramaggiore ha messo in luce due temi cruciali per il settore vinicolo: le preoccupazioni legate ai dazi e gli impatti della svalutazione del dollaro. Franco Passador, presidente e amministratore delegato di Vivo Cantine, ha affermato che “il problema principale non sono tanto i dazi, ma la svalutazione del dollaro”, una valuta fondamentale per l’economia globale che sta generando incertezze sui mercati internazionali.
L’impatto del dollaro sui mercati
Il confronto tra le politiche economiche e gli scambi internazionali è diventato sempre più urgente. Secondo Passador, è cruciale che gli Stati Uniti, guidati da Donald Trump, avviino un dialogo con la Cina e l’Europa per garantire la stabilità dei mercati. La svalutazione del dollaro, che ha causato un aumento dei costi per i consumatori, è uno dei principali fattori che influenzano negativamente le vendite all’estero.
Successo del Prosecco sui mercati globali
Un altro argomento emerso durante il convegno è stato il successo del Prosecco sui mercati internazionali, soprattutto negli Stati Uniti, dove continua a registrare una crescita costante. I dati del primo trimestre del 2025 mostrano un aumento delle vendite superiore al 10%, con un trend positivo che sembra confermato anche ad aprile. Passador ha aggiunto che “il Prosecco incontra il gusto dei consumatori” e, gestito correttamente come sta facendo il Consorzio, continuerà a ottenere risultati positivi.
Vinci le sfide e cresce il mercato
Il settore vinicolo italiano ha affrontato e superato diversi ostacoli negli ultimi anni: dalla Brexit alla pandemia, dai conflitti bellici alla svalutazione del dollaro. Nonostante le turbolenze, il vino ha mantenuto una presenza forte sui mercati internazionali. Denis Pantini, economista agroalimentare e responsabile di Nomisma Wine Monitor, ha evidenziato come la svalutazione del dollaro rimanga una preoccupazione per i produttori, poiché i consumatori finali sono costretti a pagare di più per i prodotti italiani. Tuttavia, il mercato americano resta uno dei principali acquirenti dei prodotti del Veneto, come dimostra una recente ricerca.
Un’espansione inarrestabile
Nell’arco degli ultimi vent’anni, l’export dei vini italiani è quadruplicato, con il settore vinicolo che ha saputo esplorare e conquistare nuovi mercati. Giorgio Piazza, presidente del Consorzio di Tutela DOC Venezia, ha affermato che i produttori italiani hanno brillantemente promosso il Made in Italy, con un focus particolare sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, dove la domanda di vini italiani, soprattutto di Prosecco, è in costante crescita.
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