VICENZA – Il clima di tranquillità presso la sede Ulss di Vicenza di via Albinoni è stato disturbato da un grave episodio, avvenuto durante la notte tra domenica 20 e lunedì 21 luglio, in cui ignoti hanno lasciato scritte offensive e messaggi di odio indirizzati ai medici e agli operatori sanitari.
Le mura esterne dell’edificio sono state imbrattate con frasi volgari e denigratorie.
La Direzione dell’Ulss 8 Berica ha immediatamente segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine e verrà presentata una formale denuncia. Il direttore generale Patrizia Simionato ha manifestato sostegno e solidarietà al personale colpito da questo vile gesto, sottolineando che tali atti non rappresentano il sentimento della cittadinanza verso il personale sanitario.


«Il comportamento vile e ignorante di pochissimi non rispecchia certo il modo in cui la comunità guarda al loro ruolo» – ha affermato la direttrice – «Una comunità vicentina che, al contrario, dimostra sempre grande sensibilità e rispetto per il lavoro dell’Azienda e dei suoi operatori».
La condanna delle istituzioni
Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha condannato fermamente questo episodio, definendolo un gesto di “intollerabile inciviltà”. Zaia ha sottolineato che la democrazia offre molte vie legittime per esprimere dissenso e che associare – in modo anonimo – il lavoro dei medici a tragedie passate è una azione inaccettabile.


«Mi auguro che le autorità riescano a identificare presto i responsabili» – ha dichiarato – «perché atti simili non devono restare impuniti. La Regione è vicina a ogni operatore sanitario coinvolto».
Forze dell’ordine al lavoro per risalire all’identità dei responsabili
Le indagini sono già in corso e gli inquirenti stanno esaminando eventuali registrazioni di videosorveglianza nella zona, oltre ad acquisire prove utili per individuare gli autori.
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