Malore fatale durante una pedalata in collina: perde la vita il fotografo 50enne Gianluca Menti
Gianluca Menti, fotografo 50enne, muore durante un giro in bicicletta colpito da un malore improvviso.
Samuele Meton
VALDAGNO (VI) - Gianluca Menti, noto fotografo e appassionato di natura, è venuto a mancare improvvisamente all’età di 50 anni durante una gita in bicicletta sulle colline di Brogliano. La sua morte, avvenuta a causa di un attacco cardiaco mentre ammirava il paesaggio con un amico durante una sosta in via Carlassara, ha lasciato nel dolore e nello sconforto la comunità di Valdagno e numerosi amici e conoscenti.
Un uomo dalle mille passioni
Gianluca era un ciclista-esploratore delle contrade e un grande appassionato di fotografia, sempre alla ricerca di paesaggi da immortalare e condividere con gli altri. La sua passione per la bicicletta e la fotografia lo aveva portato a esplorare e documentare il territorio, spesso condividendo le sue scoperte attraverso i social, dove raccontava con ironia e passione le bellezze della natura e i problemi legati al degrado ambientale. Oltre alla fotografia, amava l'astronomia e si dedicava alla protezione dell'ambiente, sostenendo la causa con impegno civico e candidandosi come consigliere comunale a Valdagno, dove risiedeva.
La tragedia durante un giro in bicicletta
La tragedia si è consumata mentre Gianluca stava accompagnando un amico americano in un giro in bicicletta sulle colline venete. Il suo compagno di viaggio ha assistito impotente al malore improvviso di Gianluca, che ha tentato di chiedere aiuto appena ha avvertito i primi segnali di difficoltà. Nonostante la chiamata al 118, Gianluca è deceduto prima dell'arrivo dei soccorritori. La Polizia Locale Valle Agno ha raccolto la testimonianza del turista, che ha descritto il drammatico evento.
Il ricordo affettuoso
La notizia della sua morte ha suscitato un forte dolore tra i suoi amici e colleghi. Jessica Peruzzo, fotografa naturalista e amica di Gianluca, ha dedicato un commovente messaggio in suo ricordo, descrivendolo come un "fratello" e celebrando la sua intelligenza, autoironia e passione per la natura. Gianluca sarà ricordato come un uomo che ha dedicato la sua vita a esplorare e proteggere la bellezza del mondo che lo circondava.
