Chiusura Georg Fischer, accordo sulla CIGS: stop ai licenziamenti fino a dicembre 2025

Accordo sulla CIGS per i lavoratori della Georg Fischer a Verona: cassa integrazione fino al 31 dicembre 2025

19 marzo 2025 20:18
Chiusura Georg Fischer, accordo sulla CIGS: stop ai licenziamenti fino a dicembre 2025 -
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VERONA - Il 18 marzo 2025, presso la sede di Confindustria Verona, è stato siglato un accordo tra le parti sindacali e l’azienda Georg Fischer in merito alla chiusura dello stabilimento di Valeggio sul Mincio, che coinvolge 45 lavoratori.

L’intesa è stata raggiunta con il supporto dell’Unità di Crisi della Regione Veneto, a seguito della comunicazione ufficiale di chiusura inviata dalla società lo scorso 3 febbraio.

Cassa integrazione straordinaria fino a fine 2025

Per fronteggiare l’impatto occupazionale della chiusura, è stato concordato l’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) fino al 31 dicembre 2025. Durante questo periodo, non saranno previsti licenziamenti forzati, salvo nei casi in cui il dipendente scelga volontariamente di lasciare l’azienda. In tal caso, è stato stabilito un incentivo all’esodo, il cui importo varierà in base all’anzianità di servizio maturata.

Nei prossimi nove mesi di CIGS, verranno avviate iniziative volte alla reindustrializzazione del sito produttivo e alla riqualificazione professionale dei lavoratori in esubero. Con il supporto della Regione Veneto, saranno attivati percorsi specifici di politiche attive per il lavoro, con l’obiettivo di facilitare il ricollocamento del personale.

Le dichiarazioni dei sindacati

Sull’accordo raggiunto si è espresso Martino Braccioforte, segretario generale della Fiom di Verona, sottolineando il carattere puramente finanziario della decisione dell’azienda:

“È stato raggiunto il miglior accordo possibile, data la situazione, per cercare di tutelare al meglio i lavoratori coinvolti dalla scellerata decisione della società, che ha scelto di cessare l’attività a Verona nonostante gli ottimi risultati economici degli ultimi anni. Grazie all’utilizzo della CIGS, si evitano licenziamenti unilaterali almeno fino alla fine dell’anno, dando il tempo di reindustrializzare il sito e riqualificare il personale.”

Il sindacalista ha poi espresso forte rammarico per l’ennesima multinazionale che delocalizza nonostante gli ottimi bilanci, ignorando la responsabilità sociale nei confronti dei dipendenti e del territorio. Ha poi lanciato un appello al Governo affinché venga introdotta una norma anti-delocalizzazione per fermare lo smantellamento del tessuto industriale italiano.

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