Cosa sapere se devi accedere al pronto soccorso durante le festività in Veneto e Friuli

Durante le festività l’assistenza sanitaria cambia. Ecco cosa sapere per accedere correttamente ai servizi d’urgenza in Veneto e Friuli.

16 dicembre 2025 11:28
Cosa sapere se devi accedere al pronto soccorso durante le festività in Veneto e Friuli -
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Durante le festività natalizie e nei periodi di chiusura prolungata degli ambulatori territoriali, il sistema sanitario del Veneto e del Friuli Venezia Giulia entra in una fase di forte pressione. L’aumento degli accessi ai servizi di emergenza è un fenomeno ormai strutturale, legato sia alla riduzione della medicina di base sia all’incremento di incidenti domestici, malori stagionali e patologie influenzali. Comprendere come funziona l’assistenza sanitaria in questi giorni diventa fondamentale per evitare disagi, lunghe attese e accessi impropri.

Nei giorni festivi l’organizzazione non cambia nella sua struttura, ma muta radicalmente il contesto. Le strutture ospedaliere restano operative senza interruzioni, garantendo la presa in carico dei casi più gravi, mentre diminuiscono le alternative territoriali. Questo squilibrio spinge molti cittadini a rivolgersi direttamente agli ospedali anche per situazioni che non presentano carattere di urgenza reale, contribuendo a congestionare i reparti.

Come funziona la valutazione all’arrivo in ospedale

All’ingresso viene effettuata una valutazione clinica iniziale che stabilisce la priorità di accesso alle cure. Questo passaggio è determinante perché l’ordine di presa in carico non dipende dall’orario di arrivo ma dalla gravità delle condizioni. Nei periodi festivi, quando il flusso di persone aumenta sensibilmente, questa modalità diventa ancora più evidente e spesso fonte di incomprensioni tra i cittadini in attesa.

I casi più complessi vengono gestiti immediatamente, mentre le situazioni considerate a bassa criticità possono comportare tempi di attesa prolungati, anche di diverse ore. È un aspetto che le aziende sanitarie del Nordest sottolineano regolarmente, invitando la popolazione a un utilizzo responsabile dei servizi ospedalieri.

Festività e aumento degli accessi: cosa sta succedendo

In Veneto e Friuli Venezia Giulia, durante le festività, si registra un incremento significativo degli accessi legato a patologie respiratorie, cadute accidentali in casa, piccoli traumi e disturbi gastrointestinali. A questo si aggiunge la presenza di turisti, soprattutto nelle città d’arte, in montagna e lungo la costa, che amplifica ulteriormente il carico assistenziale.

Le strutture sanitarie mantengono livelli di operatività elevati, ma il personale deve far fronte a una domanda più ampia in un periodo tradizionalmente complesso anche dal punto di vista organizzativo. Per questo motivo le regioni ribadiscono l’importanza di valutare con attenzione se la situazione richieda davvero un intervento ospedaliero immediato.

Le alternative attive quando il medico di base non c’è

Durante le festività entra in funzione in modo continuativo la continuità assistenziale, servizio pensato per rispondere a bisogni sanitari non differibili ma non emergenziali. Questo canale rappresenta una risorsa fondamentale per gestire febbri persistenti, dolori acuti, infezioni lievi o problematiche che necessitano di un consulto medico senza urgenza vitale.

In Friuli Venezia Giulia e in Veneto il servizio è organizzato a livello territoriale e consente di ricevere indicazioni cliniche, prescrizioni o, se necessario, l’invio verso strutture più adeguate. Nei giorni festivi ricorrere a questa soluzione significa contribuire a ridurre la pressione sugli ospedali e ricevere comunque assistenza qualificata.

Quando è necessario chiamare i soccorsi

In presenza di sintomi gravi, perdita di coscienza, difficoltà respiratorie, dolore toracico improvviso o traumi importanti, l’attivazione del numero unico di emergenza 112 resta la scelta corretta. Il sistema di emergenza territoriale consente una valutazione immediata e l’invio dei mezzi di soccorso più idonei, evitando spostamenti rischiosi o inutili.

Questo aspetto è particolarmente rilevante durante le festività, quando le condizioni meteorologiche e il traffico possono rendere più complesso raggiungere autonomamente una struttura ospedaliera.

Accessi non urgenti e conseguenze

Uno dei temi più critici riguarda l’uso improprio dei servizi di emergenza. Nei giorni festivi molti cittadini si rivolgono agli ospedali per esigenze che potrebbero essere gestite in altro modo. Questo comportamento, oltre a generare attese più lunghe, può comportare anche costi a carico dell’utente nei casi valutati come non urgenti.

Le aziende sanitarie del Nordest ricordano che gli ospedali non sostituiscono la medicina territoriale e che il corretto utilizzo delle risorse è essenziale per garantire cure tempestive a chi ne ha realmente bisogno.

Turisti e non residenti: cosa sapere

Durante le festività, Veneto e Friuli Venezia Giulia accolgono migliaia di visitatori. L’accesso alle cure urgenti è garantito a tutti, indipendentemente dalla residenza o dalla provenienza. Le emergenze vengono sempre trattate, mentre per gli aspetti amministrativi possono essere richiesti documenti o chiarimenti successivi.

In alcune località turistiche sono attivi servizi dedicati alla medicina per i visitatori, pensati proprio per intercettare i bisogni sanitari a bassa complessità e alleggerire il carico sugli ospedali.

Accedere correttamente all’assistenza sanitaria durante le festività significa conoscere il funzionamento del sistema e scegliere il canale più adeguato alla propria condizione. In Veneto e Friuli Venezia Giulia l’organizzazione resta solida, ma la collaborazione dei cittadini è un elemento decisivo per garantire efficienza, sicurezza e tempi di risposta adeguati anche nei periodi più delicati dell’anno.

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