Madre e figlia massacrate e uccise nel bar, svolta clamorosa dopo 27 anni: chi è l'uomo a processo

Duplice omicidio di Rosolina: rinvio a giudizio per il sospettato, identificato grazie al Dna dopo 27 anni.

28 ottobre 2025 17:03
Madre e figlia massacrate e uccise nel bar, svolta clamorosa dopo 27 anni: chi è l'uomo a processo -
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ROSOLINA (RO) – Dopo quasi tre decenni, la Procura di Rovigo ha ottenuto il rinvio a giudizio del presunto responsabile del duplice omicidio di Elisea Marcon e della figlia Cristina De Carli, avvenuto il 29 giugno 1997 a Rosolina. Le due donne furono uccise all’interno del bar che gestivano, con colpi contundenti alla testa, durante quella che secondo gli inquirenti era una rapina.

Il delitto nel bar “Ai Casoni”

Le vittime, Elisea Marcon e la figlia Cristina De Carli, furono colpite ripetutamente alla testa all’interno del locale. I rapinatori portarono via circa 400mila lire dalla cassa. La madre morì sul colpo, mentre la figlia spirò dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale di Padova. I responsabili fuggirono a bordo della Fiat Argenta di proprietà di Cristina.

Il processo in contumacia

Il procedimento inizierà il 13 marzo davanti alla Corte d’Assise di Rovigo. Il presunto autore, K. D., cittadino ceco di 48 anni, sarà processato in contumacia poiché irreperibile dalla Repubblica Ceca, dove era stato scarcerato per un altro reato. L’udienza preliminare con il giudice per le indagini preliminari si è svolta senza la sua presenza.

Svolta grazie al Dna

Gli investigatori hanno concentrato le ricerche su persone vicine alle vittime, individuando K. D., frequente cliente del locale e conosciuto di Cristina. Il match genetico è stato confermato dal RIS dei Carabinieri di Parma, grazie all’incrocio tra il Dna prelevato sulla scena del crimine nel 1997 e il profilo genetico del sospettato, permettendo di chiudere il cerchio dell’indagine.

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