MESTRE (VE) – Un uomo di 64 anni residente a Mestre è stato giudicato colpevole e condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per atti persecutori commessi ai danni della sua ex fidanzata e del suo attuale compagno. La sentenza è stata emessa dal giudice Alberto Scaramuzza, che ha tenuto conto del rito abbreviato, consentendo una riduzione della pena del 33%.
La cronaca dei fatti e le accuse di stalking
L’uomo è stato accusato di aver tormentato la donna di 39 anni, che aveva messo fine alla relazione un anno prima. Gli atti persecutori si sono manifestati attraverso minacce, danneggiamenti e un’incessante sorveglianza sotto l’abitazione della vittima e del suo compagno. L’episodio più grave è avvenuto a maggio, quando l’uomo ha fatto esplodere un petardo sotto l’auto della donna, causando danni significativi. La vittima ha anche ricevuto messaggi intimidatori dall’ex, che sono stati utilizzati come prove.
Provvisionale e richiesta di arresti domiciliari
Il giudice ha ordinato all’imputato di versare una provvisionale di 5.000 euro alla vittima. Le due vittime hanno presentato una costituzione di parte civile, chiedendo un risarcimento di 20.000 euro. Attualmente l’imputato rimane detenuto in attesa di una decisione riguardo alla possibilità di ottenere gli arresti domiciliari. Il suo avvocato ha presentato una richiesta di concessione degli arresti domiciliari.
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