Alle 21.53 di sabato sera Ivan Piol, presidente del comitato organizzatore, metteva l’ultimo timbro sulla Carta d Viaggio del quarantenne romano (veneziano di adozione) Michele Calanca che chiudeva cosi ufficialmente la 2. Edizione della Sportful Dolomiti Gravel per la regia del comitato organizzatore del Pedale Feltrino.
Il primo ad arrivare, invece, alle 10.40 era stato Marco Bandiere (ex prof) con l’amico Stefano Zampieri, partiti il venerdì sera alle 22.00, hanno pedalato tutta la notte. “Una delle esperienze più affascinanti – ha raccontato Bandiera, reduce dalla 24 ore di Feltre di inizio giugno corsa nella squadra di Renzo Rosso, il team Otb55 – il Bellunese all’alba e poi il mattino è davvero fantastico, abbiamo scoperto posti bellissimi. Torneremo sicuramente”.
PROMOZIONE del TERRITORIO
Tre i percorsi che potevano scegliere: “Yoghi” da 190km con 3.000m di dislivello, “Ranger Smith” da 79km con 1300m di dislivello e “Bubu” da 55km e 670 m di dislivello. Partenze venerdì alle 22.00 o sabato tra le 6.00 e le 9.00 da Pra del Moro.
Non una gara, un viaggio in gravel lungo le strade meno conosciute e battute della Valbelluna toccando con partenza e rientro a Feltre ma passaggi lungo la sinistra e destra Piave con puntatine alla zona di Lipoi, al suggestivo Castello di Zumelle, Belluno zona Modolo, poi la bellissima strada delle Rogge della zona di Sedico, e poi fino al lago del Corlo passando per il lungoargine del Cismon in zona Agana e la zona ai piedi del Roncon. Passaggio finale in centro a Feltre con un transito lungo via Mezzaterra fin su al Castello di Alboino con il punto panoramico prima di scendere e raggiungere il Parco della Birreria Pedavena pedalando lungo la nuova ciclabile che collega Feltre e Pedavena.
La gravel come strumento di promozione del territorio attraverso lo sport…lento, perché la gravel percorre solo strade secondarie per lo più sentieri e sterrate cosi le valocità sono molto piu ridotte e c’è tutto il tempo di godersi il paesaggio.
PROMOZIONE delle ATTIVITA’
La creazione di una “Carta di viaggio” consegnata a tutti i partecipanti alla partenza li “costringeva” in qualche modo a fermarsi e godersi alcuni passaggi strategici del territorio, oltre a promuovere le attività coinvolte. Quindi fermata obbligata a Villa di Villa (Bar 3 Rose), Modolo (Villa Miari Fulcis), Cesiomaggiore (agriturismo “Cascina Dolomiti”), Arson (Ristorante “San Mauro”), Arsié (bar “San Macro”), Santa Lucia di Seren del Grappa (MVC Lounge Bar). A questi si è aggiunta la gelateria Gimmy di Feltre che per l’occasione ha creato ancora una volta un gelato speciale per i ciclisti, il gusto dell’Orso, simbolo della Dolomiti Gravel.
ARRIVO IN BIRRERIA e I MESSAGGI dei CICLISTI
Strategico e una scelta molto azzeccata l’arrivo nel Parco della Birreria Pedavena nel verde e nell’ambito della Festa dell’Orzo. Bellissimi i messaggi che i partecipanti hanno lasciato nel “wall of fame” il pannello delle dediche all’arrivo. A partire dai brasiliani “Obrigada pela experiencia! Os Rafas do Brasil”. O Timar dall’Ungheria “E’ stato un tour fantastico, il percorso è stato una grande sopresa!” O Serge Tome il belga che dopo aver pedalato per anni la granfondo Sportful Dolomiti Race ha voluto provare questo nuovo viaggio e ne è rimasto affascinato.
I 400 gravellisti arrivavano da 33 province d’Italia, la maggior parte delle quali (27) proprio da fuori regione Veneto: Aosta, Roma, Salerno e Brunico, Chieti e Imperia, solo per fare alcuni degli esempi piu estremi.
Dall’HOCKEY alla GRAVEL
Sui pedali anche i ragazzi dell’Hockey Feltreghiaccio che appesi i pattini al chiodo per riposare dopo una stagione eccezionale che li ha visti fare il tutto esaurito al Palaghiaccio di Feltre si sono ritrovati a pedalare in gravel.
RIFIUTI NEI SENTIERI: CICLISTI 1 – AUTOMOBILISTI 0
E in coda a tutti anche Raffaele e Sara, i “Plastic Free Ride” che sono partiti con lo zainetto per raccogliere le cartacce lasciate dai ciclisti lungo il sentiero. Per la prima volta con loro grande sorpresa invece hanno trovato solo le cartacce lasciate dagli automobilisti lungo il ciglio della strada. Niente cartacce di barrette e gel. “Sono anni che viaggiamo ripulendo i percorsi che facciamo con le nostre bici e ci piace viaggiare cosi. Oggi alla Dolomiti Gravel abbiamo raccolto 4 zainetti di rifiuti ma tutti trovati sulle poche strade asfaltate che abbiamo percorso, sul ciglio delle strade asfaltate come bottiglie di plastica, pacchetti di sigarette e contenitori vari, rifiuti chiaramente degli automobilisti e non dei ciclisti” hanno raccontato all’arrivo.
Il bilancio del COMITATO ORGANIZZATORE e la collaborazione preziosa del territorio
“Siamo molto contenti, la partecipazione si è triplicata con quasi 400 ciclisti in arrivo da tutta Italia e anche dall’estero. Dobbiamo migliorare ancora alcune cose ma la strada è quella giusta, data e location della Birreria Pedavena sono perfette ringrazio Lionello Gorza per la preziosa collaborazione. I gestori delle attività che hanno dato la disponibilità a fare da check point sono rimasti entusiasti e stanno già pensando a come organizzarsi il prossimo anno. Devo ringraziare anche l’impresa GG Garbin di Fonzaso che nei giorni prima della Gravel ha fresato e rullato il lungo argine del Cismon dove sapeva che passavano i ciclisti. Ringrazio anche gli operai del Comune di Fonzaso e i dirigenti che vedendo i danni che aveva fatto i maltempo nelle strade dove sapevano che passavano in gravel, hanno pulito dalle ramaglie pericolose sui sentieri. Siamo davvero molto soddisfatti, questa è la formula giusta per il futuro della promozione del nostro territorio che ha moltissino da offrire” ha detto Ivan PIOL presidente del Pedale Feltrino.
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