Cortina d’Ampezzo. È stata ritrovata viva, seppur ferita, dopo una notte all’addiaccio, l’escursionista per il cui mancato rientro ieri sera era scattato l’allarme. Verso le 21.30 il gestore del Vandelli aveva attivato il 118 poiché un’ospite, che aveva dormito la notte precedente in Rifugio, era uscita al mattino dicendo che andava a fare un giro senza indicare la meta.
La 38enne residente a Londra, che aveva lasciato documenti ed i propri effetti personali in Rifugio, non era però più ritornata e il cellulare risultava irraggiungibile. Dalle analisi dei tracciati richiesti ai Carabinieri, l’ultima cella agganciata era quella di Santa Fosca, si è quindi pensato che potesse aver intrapreso il giro del Sorapis lungo la Cengia del Banco.
Questa mattina l’elicottero dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha imbarcato tre tecnici, uno del Soccorso alpino di Cortina, uno di San Vito di Cadore e uno della Guardia di finanza di Cortina, e ha iniziato a sorvolare le zone prioritarie. Passando sotto il sentiero Minazio, i soccorritori hanno visto una tendina, i cui occupanti avrebbero sentito in seguito se non ci fossero state novità.
L’elicottero si è quindi spostato di un chilometro e, alla fine di una canale, ferma su un prato, ha individuato la donna, che era stata già notata da alcuni escursionisti a monte, che stavano scendendo da lei. Atterrato sul prato, l’elicottero ha lasciato i tre soccorritori che, verificate le condizioni, hanno chiesto subito l’intervento dell’eliambulanza di Pieve di Cadore.
Sbarcati equipe medica e tecnico di elisoccorso, sono state prestate le prime cure all’escursionista per un sospetto politrauma. Imbarellata e recuperata, l’infortunata è stata trasportata all’ospedale di Treviso. La donna, che stava percorrendo il Minazio, che collega Forcella Grande al Bivacco Comici, era caduta tra le rocce una quarantina di metri, ruzzolando poi alcune decine di metri sul prato. I tre soccorritori sono rientrati con l’elicottero dell’Air service center.
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