Terminano in tragedia le ricerche della turista 60enne: rinvenuto il cadavere sulle Dolomiti
Dolomiti, tragico epilogo per l’escursionista malese dispersa: ritrovata senza vita dopo lunghe ricerche tra Rifugio Biella e Croda del Becco.
Samuele Meton
CORTINA D’AMPEZZO (BL) – Si è conclusa tragicamente la vicenda dell’escursionista malese, 60enne, dispersa nella giornata di ieri sulle Dolomiti tra il Rifugio Biella e la Croda del Becco. Dopo aver perso l’orientamento lungo il percorso e aver inviato un messaggio d’aiuto all’amica, la donna è stata localizzata priva di vita alle prime luci dell'alba di oggi.
Le ricerche tra notte e mattina
La macchina delle ricerche si è attivata subito dopo la segnalazione. Squadre specializzate, elicotteri, droni con termocamere e Imsi Catcher hanno perlustrato l’area fino a notte fonda, riprendendo con nuovi sorvoli e ricognizioni all’alba. Decisivo è stato il tracciamento del cellulare tramite il gestore telefonico, che ha permesso di restringere il campo delle operazioni. In quella zona si è concentrato l’intervento dell’elicottero della Guardia di Finanza di Bolzano, che ha individuato il corpo senza vita dell’escursionista.
La dinamica dell’incidente
Secondo la ricostruzione, la donna, dopo aver perso la traccia del sentiero sul versante bellunese, si sarebbe trovata su ripide placche rocciose e sarebbe precipitata per circa cento metri, finendo in una fessura. Il recupero della salma è stato effettuato e il corpo trasportato alla camera mortuaria di Cortina.
Imponente dispiegamento di soccorsi
Alle operazioni hanno partecipato numerosi enti: il Soccorso Alpino di Cortina, San Vigilio di Marebbe, Bergrettungsdienst Hochpustertal con unità cinofile, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cortina, Auronzo e Prato alla Drava, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Un impegno corale che, nonostante la tempestività e la professionalità, non è riuscito a evitare l’epilogo drammatico.
