Verdetto definitivo per il moldavo di 38 anni accusato dell’omicidio di Giacomo Gobbato a Mestre
Il delitto in corso del Popolo a Mestre
La sentenza della Corte d’Assise ha stabilito la colpevolezza dell’imputato per omicidio volontario aggravato, rapine e lesioni. La vittima, Giacomo Gobbato, perse la vita mentre cercava di difendere una donna da un tentativo di rapina, con il 38enne che lo colpì mortalmente con un coltello.
Ripresi dalle telecamere i momenti del crimine
Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono state cruciali nel processo, mostrando la richiesta d’aiuto della donna, l’intervento dei ragazzi e l’azione violenta dell’aggressore.
Riconosciute le aggravanti
Le aggravanti legate alla volontà di nascondere la rapina tramite il delitto sono state confermate, ma non è stata accertata la premeditazione nell’uso dell’arma. La difesa non è riuscita a ottenere la riqualificazione del reato in omicidio preterintenzionale.
Respinta la linea difensiva
La richiesta di riqualificazione del reato è stata respinta e è stato stabilito un risarcimento di 1,2 milioni di euro per i familiari della vittima, con un’anticipazione immediata di 500 mila euro.
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