Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).
Il programma dell’edizione 2023 è stato presentato nel Museo dell’Arte Classica della Sapienza a Roma. Tra le aperture di questa edizione, infatti, si segnalano in particolare 11 sedi universitarie, da Trieste a Potenza, e fino a 32 luoghi di istruzione, da scuole ad accademie, da centri di ricerca a laboratori per la formazione. “Questa edizione delle Giornate FAI” – dichiara il Presidente Marco Magnifico – “intende ribadire il ruolo fondante che scuole e università hanno sulla qualità del futuro del nostro Paese”. Università, licei o istituti tecnici in Italia sono spesso edifici di valore storico e artistico, meritevoli di essere visitati, scoperti e valorizzati, ma il loro valore è soprattutto nel custodire, tramandare e promuovere la conoscenza, per costruire la cultura dei cittadini di oggi e di domani. Educare i cittadini alla conoscenza è anche lo spirito che anima la missione del FAI, sussidiaria dello Stato, e in particolare che muove le Giornate FAI: la concreta occasione che il FAI offre agli italiani per avvicinarsi e appassionarsi al patrimonio culturale del nostro Paese, scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola. Per due giorni 700 luoghi in Italia saranno come “classi” a cielo aperto, in cui tornare ad imparare, e in cui ad insegnare saranno gli studenti, nella consueta veste di Apprendisti Ciceroni.
I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese. Un patrimonio sorprendente e inaspettato, che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono fascino, culture e tradizioni, e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
Settecento proposte in oltre 350 città d’Italia, in tutte le regioni. Settecento meraviglie da scoprire che raccontano, ognuna a suo modo, l’Italia. Oltre ai luoghi del sapere, sarà possibile visitare palazzi storici, ville, chiese, castelli, ma anche esempi di archeologia industriale, laboratori artigiani e siti produttivi,ricchi di storia e curiosità. E ancora musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche. Saranno in programma, inoltre, itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Insomma: archeologia e architettura, arte e artigianato, tradizione e memoria, antico e moderno, città e campagna. Tutto questo è il patrimonio culturale dell’Italia, il “nostro patrimonio”, che il FAI svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento. A chi desideri partecipare verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI.
Le Giornate FAI d’Autunno sono l’evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, promossa dalla Fondazione a sostegno del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese. A partire dal 2023, infatti, ottobre sarà per il FAI e i suoi iscritti “il mese del patrimonio”. Che è di tutti, e verso cui tutti hanno una responsabilità. Non a caso, lo slogan di Ottobre del FAI è “FAI la tua parte”: perché il destino dell’Italia è nelle nostre mani, e tutti possiamo esserne protagonisti.
Durante le Giornate FAI d’Autunno tutti gli iscritti al FAI potranno beneficiare degli accessi prioritari in ogni luogo aperto, di aperture e visite straordinarie in molte città e altre opportunità e iniziative speciali.
In occasione di Ottobre del FAI, a chi si iscriverà per la prima volta al FAI – sia online che presso i luoghi aperti – sarà dedicata una agevolazione di 10€ in meno su ogni tipologia di quota.
Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
In Veneto oltre trenta luoghi aperti in occasione delle Giornate FAI d’Autunno
Saranno oltre trenta le aperture nelle sette province venete in occasione delle Giornate FAI d’Autunno sabato 14 e domenica 15 ottobre.
«Grazie ai volontari e agli studenti Apprendisti Ciceroni, con la generosità di privati che hanno risposto sì ad aprire le loro case, anche in questa edizione 2023, si potranno visitare luoghi inusuali che per due giorni, saranno conosciuti e amati dal pubblico – sottolinea Ines Lanfranchi Thomas, presidente FAI del Veneto – È un’occasione speciale per stare vicino al FAI, la migliore impresa culturale italiana che da circa 50 anni, opera per sostenere il patrimonio del nostro paese, così unico, così bello».
Belluno
In occasione delle Giornate FAI d’Autunno il Gruppo FAI Giovani e la Delegazione FAI di Belluno attendono i visitatori per far loro scoprire tre luoghi simbolo del capoluogo, due dei quali normalmente non aperti al pubblico.
In Piazza Duomo, centro del potere religioso, comunale e della rappresentanza veneziana, sarà possibile ammirare il Palazzo dei Rettori, la cui costruzione, a partire dal 1409, vede la forma attuale delinearsi a partire 1496, sul modello del maestro muratore veneziano Giovanni Candi (1440-1506). Oltre alla straordinaria facciata, i visitatori, insieme agli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “U. Follador” di Agordo, potranno esplorare i numerosi locali interni dell’edificio, concepito dal Candi come un palazzo veneziano, che nel tempo hanno mantenuto la fisionomia originaria, in particolare il salone centrale del secondo piano e la vicina saletta, con il soffitto alla sansovina.
Rimanendo in Piazza Duomo, sarà eccezionalmente visitabile, la Torre Civica, facente parte del complesso dell’antico castello-palazzo del vescovo di Belluno. Di origini medievali, dal 1403 divenne torre della città, quando il Maggior consiglio vi collocò la campana pubblica che serviva alla comunità bellunese per scandire il tempo della vita cittadina. L’apertura permetterà ai visitatori di accedere alla cella campanaria e ammirare il suggestivo panorama verso la città e verso le Dolomiti bellunesi.
Da non perdere è la possibilità di accedere al quattrocentesco Palazzo Secco, edificio privato situato nel quartiere di Borgo Piave, che verrà aperto al pubblico per la prima volta in occasione delle Giornate FAI d’Autunno con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico Tiziano di Belluno. Dopo aver ammirato una delle poche facciate antiche dipinte ancora presenti in città, si potranno vedere le sale interne, alcune caratterizzate dalla decorazione di un fregio sottotrave affrescato con i motivi ornamentali tipici delle grottesche. Nella corte, sul retro, è visibile anche una piccola fucina per la lavorazione dei metalli.
Padova
Numerose sono anche le aperture curate dalla Delegazione e dal Gruppo FAI Giovani di Padova in occasione delle Giornate Fai d’Autunno, sia in città che in provincia.
La Delegazione FAI di Padova invita al pubblico alla scoperta della Chiesa di Sant’Agnese in via Sant’Agnese in un percorso che, a partire dalla fine del secolo XII giunge fino alla contemporaneità, quando l’acquisto da parte della Fondazione Peruzzo e l’avvio dei restauri hanno riportato alla luce importanti e inedite testimonianze storiche e artistiche. La visita verrà proposta in una chiave assolutamente nuova, in un dialogo con la contemporaneità, dove l’opera di Jannis Kounellis assolve la funzione di fulcro dello spazio; nell’abside sono esposte opere della collezione Peruzzo. Nell’area ipogea trovano collocazione gli interessanti frammenti di affreschi giotteschi tornati alla luce assieme a un tratto di strada romana, due pietre tombali (sec XIV e sec. XV) e altri reperti. Nel corso dei due giorni troveranno luogo anche due eventi speciali: sabato 14 ottobre (ore 17.00) si terrà un incontro dedicato al rapporto tra algoritmi e creatività, con un particolare riguardo all’intelligenza artificiale e al mondo dell’arte cui parteciperanno Alessia Glaviano (Head of Global PhotoVogue) e Mattia Carretti (fondatore di fuse*) e Marco Trevisan, direttore della Fondazione Alberto Peruzzo. Domenica 15 ottobre alle 18.00, il presidente Alberto Peruzzo racconterà al pubblico la genesi e il futuro della “Nuova Sant’Agnese”, restituita alla città e diventata un polo culturale e un centro per l’arte. Entrambi gli eventi hanno posti limitati. Contributo suggerito a partire da € 10.00 per persona. Per partecipare scrivere a padova@delegazionefai.fondoambiente.it, la partecipazione verrà confermata via mail.).
Il complesso monumentale di Sant’Antonio di Padova è, indubbiamente, tra i più visitati al mondo, ma per le giornate FAI di Autunno ci sarà l’occasione di scoprire uno scrigno prezioso custodito al suo interno e solitamente non aperto al pubblico: la Pontificia Biblioteca Antoniana. La visita inizierà nel cuore del complesso basilicale del Santo attraverso due splendidi chiostri che permetteranno di raggiungere l’ampia scalinata che conduce nel cuore della Biblioteca. Nel salone settecentesco, il cui soffitto è decorato dalle opere del pittore settecentesco Giovanni Antonio Pellegrini e del bolognese Ferdinando Focchi, trovano posto gli armadi in radica di noce e due splendidi globi risalenti al XVIII secolo, opera di Vincenzo Coronelli, geografo e cosmologo veneziano. Si avrà modo così di scoprire un immenso patrimonio librario, risalente al XIII secolo ed un importante archivio musicale, che conserva circa 9000 composizioni.
In provincia, il Gruppo Fai Giovani di Padova attende i visitatori a Vaccarino, frazione del Comune di Piazzola Sul Brenta, tra i corsi d’acqua e gli alberi secolari del parco di Villa Trieste De Benedetti, progettato dal celebre architetto Jappelli ed eccezionalmente aperto al pubblico. Splendido esempio di giardino romantico, il luogo custodisce ed è luogo di cura per esemplari di alberi rari, alberi secolari. Grazie alla attenzione degli attuali proprietari mantiene quanto più possibile un aspetto corrispondente all’originale ottocentesco, di cui è ancora possibile sentire la magia.
Dedicate agli iscritti FAI e a coloro che decideranno di iscriversi in loco sono i luoghi aperti nel Comune di Torreglia, a cura del Gruppo FAI Giovani:
A Torreglia, solo sabato 14 ottobre sarà eccezionalmente aperto agli iscritti il Museo Luxardo, inaugurato nel 2023 e ospitato nel complesso industriale della ditta omonima. Lo spazio espositivo, progettato da Giovanna Mar, con lo Studio Architetti Mar di Venezia, porta i visitatori in un viaggio emozionale alla scoperta della ricca storia del marchio dalle radici marine di Zara, in Dalmazia, ai verdi Colli Euganei, dove l’azienda ha sede dal 1947. Alle 15.00 e alle 16.00 partiranno due visite speciali al museo, guidate dalla stessa Giovanna Mar.
Unicamente domenica 15 ottobre si potrà invece visitare Villa Gussoni Verson, situata nei pressi dell’antico borgo di Torreglia Alta, edificio di impianto seicentesco, ma di origine cinquecentesca, che affaccia direttamente sulla Val del Rio, su Luvigliano e Villa Vescovi. Durante la giornata, i visitatori avranno modo di visitare il giardino e la villa, godendo la vista mozzafiato della terrazza, conoscendo la storia dell’edificio e dei personaggi che ne hanno segnato l’evoluzione.
Durante le Giornate FAI di Autunno 2023, sarà possibile, inoltre, partecipare alle visite, curate dallo staff della villa, dalla Cooperativa Idee Verdi e dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto di Istruzione Superiore Pietro Scalcerle, alla scoperta di Villa dei Vescovi, Bene del FAI a Luvigliano, attraverso un percorso che parte dal suo legame con il paesaggio naturale circostante per arrivare a scoprire le sue particolarità architettoniche e pittoriche ad affresco. Domenica 15 ottobre sono previste anche quattro speciali visite guidate con il Direttore di Villa dei Vescovi, Alessandro Armani. Per gli iscritti FAI saranno, inoltre, visitabili le Residenze di charme.
Rovigo
Nel rodigino, il Gruppo FAI Giovani di Rovigo condurrà i visitatori alla scoperta di Lendinara, centro già attivo in epoca romana, come attestato da numerosi ritrovamenti archeologici, ricordato per la prima volta nell’870 come residenza della famiglia veronese dei Cattaneo.
Per il pubblico, nel weekend, ci sarà l’occasione di esplorare il Giardino ottocentesco di Ca’ Dolfin Marchiori, dimora cinquecentesca acquistata dai Dolfin dopo il 1473, solitamente chiuso al pubblico in quanto proprietà privata. La struttura, modificata alla fine del XVI secolo per volere di Almorò Dolfin, presenta un marcato carattere veneziano, mostrandosi come un palazzo cittadino verso la strada e come una villa suburbana sul lato posteriore. In occasione delle Giornate FAI, sarà possibile passeggiare all’interno di un vero e proprio giardino ottocentesco, voluto da Domenico Marchiori, approfondendo con l’occasione la storia del figlio Giuseppe Marchiori, affermato critico d’arte, e degli artisti che hanno frequentato quegli ambienti ripercorrendone le passeggiate attraverso la scoperta della ricca vegetazione, con sentieri tortuosi, grotte, montagnole, cunicoli, ponticelli di legno e un laghetto con l’isolotto della poesia.
Nella storica piazza centrale di Lendinara, oggi piazza Risorgimento, si affaccia Palazzo Pretorio, probabilmente uno degli edifici più antichi di Lendinara e del Polesine. Rocca alto-medievale, fatta costruire dagli Estensi, fu sede civile e militare dei rappresentanti del potere ferrarese e veneziano, usato anche come prigione, con custode, fino ai primi anni Ottanta del Novecento. L’apertura nelle Giornate FAI, sabato e domenica, prevede, oltre al percorso consueto, anche la scoperta di alcuni ambienti, normalmente non fruibili, soffermandosi su dettagli che caratterizzano l’interno ma anche l’esterno dell’edificio.
Riservata agli iscritti FAI e a chi si iscriverà in loco è la visita a Villa Braglia, nota anche come Villa Franceschetti, situata in un quartiere appena fuori dal centro urbano della città di Lendinara. Luogo solitamente chiuso al pubblico, la villa, la cui struttura ricorda la pianta classica della villa veneziana, venne edificata da Gasparo Cattaneo nel 1630, diventando di proprietà della famiglia Milani e successivamente della famiglia Franceschetti fino ad oggi la cui proprietà è, per eredità, della famiglia Carraro. In occasione delle Giornate FAI ne saranno aperte le porte alla scoperta non solo degli aspetti artistici e architettonici che la contraddistinguono ma anche di aneddoti e curiosità di chi è passato tra queste mura nel corso della sua storia.
Treviso
Tre saranno il luoghi aperti nella provincia di Treviso in occasione delle Giornate FAI d’Autunno.
A Oderzo, i volontari della Delegazione FAi di Treviso, apriranno eccezionalmente al pubblico Ca’ Spinè, villa costruita fra la metà e la fine del 1500 dai Loredan-Gritti, un ramo della storica famiglia patrizia veneziana. Oggi si presenta di ridotte proporzioni, mentre in realtà faceva parte di un complesso molto più esteso, con una lunga barchessa a nord-ovest oggi scomparsa. Di notevole interesse sono i tesori artistici custoditi nei due vani disposti simmetricamente rispetto al salone d’entrata: la Stanza dei Trionfi, con una decorazione estesa su tutte le pareti raffiguranti i Trionfi della Pace, dell’Opulenza, del Tempo e dell’Umiltà; e la Stanza dell’Antico Testamento, dove sono rappresentati l’Assassinio di Abele da parte di Caino, l’Uccisione per annegamento dei figli maschi di Israele durante la prigionia in Egitto, l’Uccisione per decollazione del sacerdote Abimelech e la Ribellione del popolo d’Israele dopo la prigionia in Egitto.
A Vidor, sarà invece visitabile , sempre a cura della delegazione FAI di Treviso, l’antica Abbazia benedettina di Santa Bona, databile al 1106, oggi di proprietà dei Conti Da Sacco. L’apertura delle Giornate FAI prevede la visita alla chiesa di stile romanico, contenente al suo interno due altari laterali dedicati a S. Benedetto e a S. Girolamo, un affresco che rappresenta San Cristoforo patrono dei traghettatori, a testimonianza della funzione del luogo come stazione di arrivo e partenza dei pellegrinaggi. Il chiostro, a pianta quadrata con sei colonne per lato e tre colonne d’angolo annodate, dette ofitiche, è senz’altro l’elemento più suggestivo dell’intero complesso. La parete sud è decorata con un grande affresco quattrocentesco che rappresenta la Vergine in trono con Gesù benedicente fra S. Giovanni Battista e S. Gerolamo, attribuito a Dario da Treviso.
Immerso nella campagna trevigiana, ad Altivole, si trova il Memoriale Brion, Bene FAI di recente acquisizione, capolavoro dell’architettura del Novecento firmato da Carlo Scarpa, che qui si esprime in uno straordinario virtuosismo ricreando l’atmosfera di un grande giardino aperto a tutti, un luogo di silenzio, pace e armonia in cui si fondono culture e religioni diverse. Sabato 14 e domenica 15 ottobre sarà possibile visitare il luogo grazie alle visite guidate organizzate dallo staff.
Venezia
Molte sono le possibilità offerte a Venezia e provincia nel corso delle Giornate FAI d’Autunno di sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023.
In città, la Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Venezia attendono i visitatori in 3 diversi luoghi. Alla Chiesa di Sant’Isepo, fondata nel 1512 su un terreno bonificato alla fine del ‘400 per decreto del Senato della Serenissima. Il luogo è una meta da scoprire grazie allo spettacolare soffitto affrescato, con l’effetto scenografico di “trompe l’oeil” che sfonda il tetto di Pier Antonio Torri e Pietro Ricchi, l’imponente monumento funebre del Doge Marino Grimani, il prezioso paliotto raffigurante la battaglia di Lepanto, e le opere pittoriche di Veronese, Tintoretto e Palma il Giovane.
Aperti agli iscritti FAI e a chi si iscrive in loco saranno i Chiostri di San Zaccaria, uno dei più antichi monasteri di Venezia, la cui fondazione risale all’829 e oggi Comando provinciale dei Carabinieri. Situato a pochi passi da piazza San Marco, il complesso è formato da due chiostri posti a ridosso delle due chiese, a sud e a est. Di particolare interesse l’asse est-ovest che attraversa tutta la zona meridionale connettendo l’ingresso da terra (il campo) con quello d’acqua attraversando una sequenza di cortili e chiostri progressivamente sempre più isolati verso l’esterno, a garantire la clausura delle monache. La visita dei Chiostri e degli spazi dell’antico convento saranno accompagnate anche da Carabinieri di stanza nella sede di San Zaccaria che illustreranno le funzioni militari e istituzionali dell’Arma.
Da non perdere anche l’appuntamento alla Scuola Grande di San Marco, la più importante delle Scuole Grandi veneziane, fondata nel 1260. Lo stupendo portale si apre sulla sala terrena con dieci bellissime colonne a capitello corinzio, poggiante su piedestalli decorati e attraverso lo scalone, verso la sala Capitolare. Delle grandi opere che decoravano la Scuola, soppressa nel 1806, già divenuta ospedale militare sotto la dominazione francese e la prima dominazione austriaca, si conservano ancora oggi il grande soffitto ligneo opera di Vittorio da Feltre e Lorenzo di Vincenzo da Trento e il severo altare sansoviniano con la pala di Jacopo Palma il giovane. Il percorso organizzato in occasione delle Giornate FAI comprenderà anche le interessanti teche del Museo di storia della medicina, custodito all’interno della Scuola.
Sempre nel cuore della città di Venezia sarà visitabile il Negozio Olivetti, Bene FAI, progettato dal geniale Carlo Scarpa. Sabato 14 e domenica 15 ottobre sarà possibile scoprire il Negozio sia liberamente, sia approfittando di alcune visite speciali pensate per l’occasione. Alle 13.00, sia sabato che domenica, si terrà una “visita guidata con il Direttore” in compagnia di Elena Borghello, Responsabile del Negozio Olivetti. Sia sabato sia domenica, in italiano alle ore 10.00 e alle ore 18.00, oppure in lingua inglese alle ore 14.00, il tour “Dettagli e segreti del Negozio Olivetti” si soffermerà sul progetto scarpiano e svelerà tutti i numerosi dettagli presenti in questo gioiello veneziano in Piazza San Marco.
Spostandosi in provincia, il Gruppo FAI di Mirano e la Delegazione FAI di Venezia, grazie agli Apprendisti Ciceroni dell’IIS Majorana Corner di Mirano, condurranno, oltre che nella chiesa, anche nella sacrestia, nella Scoletta e nella Cappellina funeraria del Duomo di San Michele Arcangelo a Mirano. La chiesa custodisce “Il miracolo di Sant’Antonio” di Giambattista Tiepolo, mentre tutta la superficie della navata è coperta dal “Giudizio Universale” opera dell’artista bellunese Giovanni De Min. L’importante e bellissimo organo è opera dell’ architetto e urbanista italiano Giuseppe Segusini.
In occasione delle Giornate FAI i Volontari Gruppo FAI Giovani Portogruaro e gli Apprendisti Ciceroni del Liceo XXV Aprile di Portogruaro porteranno i visitatori domenica 15 ottobre a Ca’ Corniani, a Caorle, azienda che ha inaugurato un nuovo modello di agricoltura e di valorizzazione del territorio: coltivare la terra non solo per garantire la produzione di alimenti, ma anche per mantenere vivo il patrimonio storico, rurale e ambientale legato all’agricoltura. Partendo dal centro aziendale della tenuta, che mantiene ancora le strutture originarie ottocentesche la visita si chiuderà alla cantina storica, recentemente ristrutturata. Gioiello architettonico ed esempio dell’avanguardia del luogo, non potendo essere interrata, visto che il territorio si trova già al di sotto del livello del mare, venne dotata di una serie di camini per catturare le fresche brezze e ricreare il microclima adatto per la produzione del vino. Alle ore 15.00 visita speciale con un narratore d’eccezione, Vincenzo Gobbo, archeologo e storico dell’arte, per fare un salto di migliaia e migliaia di anni e scoprire le zone di Ca’ Corniani ed Eraclea in epoca antica.
Per partecipare alla visita scrivere a portogruaro@faigiovani.fondoambiente.it
Sempre dedicata alle coltivazioni, questa volta del riso, è la Tenuta La Fagiana, situata a Torre di Fine Eraclea, aperta solo domenica. I visitatori rimarranno colpiti dalla sobria bellezza della barchessa, in tipico stile veneto, ma la vera sorpresa è la villa: una graziosa dimora in stile olandese, così come la pensò Giorgio Romiati nel 1920 di ritorno dai suoi viaggi nei Paesi Bassi. Il luogo è habitat di una biodiversità unica, che arricchisce la bellezza delle risaie. La visita, oltre alla Tenuta, prevede anche la visita alle vecchie case coloniche. Saranno offerte anche delle visite speciali: Alle 11.00, con replica alle 15.30, Eugenio Conte e Michele Conte, agronomi della tenuta, accompagneranno i presenti in un percorso sulla coltivazione del riso, per svelarvi gli aspetti agrotecnici e i segreti delle tecnologie. Alle ore 12.00, con replica alle 16.30, Michele Conte e Ilaria Zanchin, racconteranno le mille sfaccettature della biodiversità della Fagiana e come si possa preservare l’equilibrio tra coltivazione e spazio lasciato alla natura.
Verona
A Verona, il Gruppo FAI Giovani e la Delegazione FAI di Verona, insieme agli Studenti dell’Università attendono i visitatori in tre luoghi iconici della città.
A cominciare dal Teatro Filarmonico, di origine settecentesca, che con il suo cortile e i portici ha costituito uno dei nuclei culturali più importanti della città. Nel corso dell’apertura, resa possibile grazie all’Accademia Filarmonica di Verona e ai Musei Civici di Verona, il pubblico, accompagnato da un narratore, avrà la possibilità di conoscere il complesso del Teatro Filarmonico e nei vari luoghi saranno ripercorse le vicende storiche ed architettoniche del complesso, dal Settecento ad oggi. La visita sarà affiancata ad una piccola esibizione di abiti e costumi storici, della collezione dell’Accademia. Sabato e domenica, alle 9.45, 10.00 e 10.45 sono state organizzate per gli iscritti FAI, e per chi si iscrive in loco, visite speciali, condotte dal Dottor Magnabosco, alla biblioteca che racchiude al suo interno una collezione di strumenti d’epoca. (per prenotare: verona@delegazionefai.fondoambiente.it).
In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, sarà possibile andare alla scoperta del Teatro Ristori, restaurato e riaperto nel 2012 da Cariverona ed oggi un unicum a livello europeo: il palcoscenico è infatti completamente trasformabile grazie ad un sistema di piattaforme mobili che permette di passare da una configurazione di palco all’italiana ad una di palco centrale. L’apertura, resa possibile grazie a Teatro Ristori Srl e a Fondazione Cariverona. Permetterà al visitatore, accompagnato da un narratore, di conoscere la storia del Teatro tra palcoscenico, platea, e palchetti. Al terzo piano sarà inoltre visibile la mostra fotografica “Volti” di Gabriele Lugli. Nel corso delle due giornate sono stati organizzati anche due eventi speciali: agli iscritti FAI è riservato “La tecnica del teatro Ristori”, un percorso con guida al teatro e agli ambienti degli addetti ai lavori: camerini, sale di registrazione, sale prove e soprattutto la sala macchine, centro della trasformazione del palcoscenico attraverso le piattaforme mobili. Domenica ore 18.00 si terrà invece un concerto di musica classica eseguito da Pietro Milzani al violino e Giovanni Calabria al pianoforte. (per partecipare, fino ad esaurimento posti, scrivere a verona@delegazionefai.fondoambiente.it)
Ultimo appuntamento da non perdere in città è Palazzo dei Mutilati, realizzato su progetto dell’architetto Francesco Benterle e dalla sua costruzione sede della A.N.M.I.G. – Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra, che ne ha permesso l’apertura durante le Giornate FAI. Il visitatore, accompagnato da un narratore, avrà la possibilità di accedere al piano terra e al primo piano del Palazzo, conservato quasi intatto dagli anni Trenta del Novecento. Al piano terra si avrà la possibilità di visitare l’atrio e la sala “Antonio Girelli”; mentre al primo piano si vedranno gli uffici e l’archivio, prestando particolare attenzione ai mobili ideati dall’Architetto Francesco Banterle in radica che conservano ancora i tessuti originali.
Vicenza
In città, la Delegazione FAI di Vicenza, insieme agli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Piovene e dell’Istituto Almerico Da Schio, attende i visitatori delle Giornate FAi d’Autunno alla Basilica dei Santi Felice e Fortunato, costruita nel IV-V secolo, appena fuori la cinta muraria della città. Si potrà visitare la cripta, databile alla seconda metà del XII secolo, che fu edificata per conservare le reliquie dei due martiri. La basilica, di stile romanico, è sobria, ma elegante, e i suoi bellissimi mosaici, posti al centro della costruzione, risalgono ai tempi dell’edificio primigenio. La visita sarà inoltre l’occasione per scoprire le opere di un pittore come il Carpioni, che, nei secoli successivi, hanno impreziosito l’edificio.
Altro luogo di culto da scoprire, sabato 14 e domenica 15 ottobre è la Chiesa di S. Caterina, grazie alle visite curate da Visite a cura dai Volontari della Delegazione insieme agli Apprendisti Ciceroni degli Istituti Boscardin, Almerico Da Schio e Farina. La chiesa venne eretta nel 1672, su progetto dell’architetto Antonio Pizzocaro sull’area di un altro edificio del 1292, nel contesto di un monastero di benedettine, di cui rimane ancora qualche traccia all’interno della chiesa. Con il FAI sarà possibile, conoscere la bellezza di marmi e decorazioni. Ci si soffermerà poi sui dipinti, con particolare attenzione ai cicli che adornano le pareti, osservando dettagli che molto spesso sfuggono al visitatore. Soprattutto sarà possibile, grazie agli Apprendisti Ciceroni, scoprire due gioielli: la cripta della chiesa e il refettorio delle benedettine.
Aperto al pubblico sarà Palazzo Valmarana Braga, prestigiosa dimora cittadina progettata dall’architetto Andrea Palladio nel 1565, inserito nell’elenco dei 23 monumenti palladiani della città, che fanno parte del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. La visita proposta in occasione delle Giornate FAI permetterà di ammirare un palazzo vicentino che, grazie alla dedizione e passione della proprietaria Francesca Braga Rosa, che ne ha curato il restauro nel rispetto del bene, conserva ancora il sapore del passato nei suoi ambienti riccamente e variamente decorati, negli affreschi policromi, tra i quali spiccano quelli dello Zelotti, e nei dettagli architettonici di una dimora cinquecentesca nel cuore della città. Grazie agli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico Lioy e dell’Istituto Almerico Da Schio sarà possibile conoscere anche aneddoti che ne sono legati e visitare alcune delle eleganti stanze, tutte perfettamente arredate e decorate.
Insieme ai Volontari del Gruppo FAI Giovani di Vicenza e agli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto di Istruzione Superiore “Rosselli-Sartori” ci si sposta a Lonigo per vedere il Teatro Comunale Giuseppe Verdi, unico teatro storico dell’Ottocento della provincia di Vicenza. Inaugurato il 23 ottobre 1892, l’edificio è rimasto pressoché immutato. Si potranno quindi ammirare il foyer in stile liberty, con logge dei piani superiori che si aprono sull’ingresso, la decorazione pittorica del veneziano Giuseppe Dolcetta, che nel tondo rosa-azzurro del soffitto rappresenta il Trionfo di Apollo e nel boccascena putti e mazzi di fiori, e l’illuminazione del foyer e della sala, opera di maestri vetrai di Murano.
Rimanendo a Lonigo, nella frazione di Bagnolo, solo domenica 15 ottobre sarà eccezionalmente aperta ai visitatori, a cura del Gruppo FAI Giovani di Vicenza, Villa Pisani Bonetti, una tra le prime ville progettate dall’architetto Andrea Palladio e nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 1996. La realizzazione di Villa Pisani a Bagnolo costituisce per la carriera del giovane Palladio un vero punto di svolta. Un ricco dossier di disegni autografi, oggi conservati a Londra, documenta l’evolversi dell’ambizioso progetto palladiano di realizzare una dimora di campagna che sia adeguata ai raffinati gusti dei committenti, i fratelli Pisani, e al tempo stesso in grado di offrire una risposta concreta e razionale in termini di organizzazione di tutto il complesso degli annessi agricoli.
Sempre solo domenica 15 ottobre, insieme alla Delegazione FAI di Bassano del Grappa si arriverà alle Grafiche Tassotti, situate a San Lazzaro, una piccola frazione appena fuori del centro storico di Bassano del Grappa. La stamperia è un tipico capannone di produzione degli anni ’50, ma al suo interno è il Paese dei balocchi. Grazie ai volontari FAI, agli studenti dell’Università e agli Apprendisti Ciceroni del Liceo G. B. Brocchi e dell’Istituto G.A. Remondini di Bassano del Grappa, si scoprirà la storia del progresso che ha avuto Bassano negli ultimi 50 anni. Iniziato come una piccola stamperia di volantini pubblicitari con una vecchia macchina da stampa e un ciclostile Gestetner, la Grafiche Tassotti è diventata una delle grafiche più conosciute a livello nazionale ed estero, famose per le sue carte e gli oggetti di cancelleria che riportano i disegni dei Remondini, i più grandi stampatori bassanesi dei secoli scorsi.
Elenco completo dei luoghi visitabili in Veneto e modalità di partecipazione su:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=VENETO IMPORTANTE: Si raccomanda di controllare sul sito i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione. Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse.
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