Angela raggiunge la tripla cifra, spente 100 candeline: grande festa a Cavaso del Tomba

CAVASO DEL TOMBA (TV) - Giornata di grande festa alla Casa di Soggiorno Prealpina, dove la signora Angela Favero ha celebrato il traguardo dei 100 anni circondata dall’affetto di familiari, amici e del personale della struttura.

Originaria di Onè di Fonte, Angela era conosciuta da tutti come la “Maria del maestro Gobbato”, dal nome del marito, stimato insegnante del paese. Una figura amata e rispettata nella comunità, nota per la sua abilità come sarta e per la disponibilità verso il prossimo, sempre pronta a dare una mano a chi aveva bisogno, soprattutto per assistere gli ammalati insieme alle suore del paese.

Una vita ricca di affetti e solidarietà

Madre di tre figlie – Lucia, Nerina e Flavia –, nonna di Giuseppe, Roberto, Valter e Francesco con Elisa, e bisnonna di Ginevra e Maria Vittoria, Angela è l’emblema di una vita dedicata alla famiglia e alla solidarietà.

Da dieci anni è ospite della residenza di Cavaso del Tomba, appartenente al Gruppo Prealpina – Residenze per Anziani, dove è molto amata per il suo carattere forte e solare. Sempre attiva e pronta a mettersi in gioco, dimostra ogni giorno che l’età è solo un numero, partecipando con entusiasmo alle attività della casa.

La festa del centenario

La celebrazione del suo centenario è stata un momento di commozione e gioia condivisa. Alla presenza della direzione della struttura e del personale, Angela ha spento le 100 candeline su una grande torta, accompagnata da applausi, abbracci e musica.

Le parole del Gruppo Prealpina

«Siamo orgogliosi di poter festeggiare un traguardo così importante insieme alla signora Angela Favero – ha dichiarato l’avvocato Giuseppe Franceschetto, Amministratore Delegato del Gruppo Prealpina – Residenze per Anziani. – La sua lunga vita è un esempio di dedizione, forza e generosità, valori che continua a trasmettere ogni giorno anche qui in struttura. Con il suo sorriso e la sua energia positiva riesce sempre a coinvolgere gli altri ospiti e il personale, ricordandoci quanto la vita possa essere piena e significativa a qualsiasi età».