Entra nel bar dove lavora la moglie e le strappa l’intimo: pensava lo tradisse, clienti increduli
A Castelfranco un 40enne è indagato per violenza privata: ha strappato l’intimo della moglie in pubblico per farlo analizzare.
CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) – Una vicenda dai contorni surreali e gravissimi ha portato alla denuncia di un uomo di 40 anni, originario di Cittadella, ora indagato per violenza privata. L’episodio si è verificato lo scorso martedì 6 maggio, in pieno giorno, all’interno di un bar nel centro storico di Castelfranco Veneto, dove lavora la moglie, una donna di 30 anni.
Irruzione in pieno giorno nel bar del centro
Pochi minuti prima di mezzogiorno, l’uomo sarebbe entrato nel locale senza preavviso e si sarebbe diretto con decisione verso il bancone, dove la moglie stava servendo i clienti. Secondo quanto ricostruito dalle autorità, l’uomo l’avrebbe bloccata per poi cercare di sottrarle la biancheria intima, convinto di poter così raccogliere prove di un presunto tradimento.
La scena si sarebbe svolta davanti a clienti e colleghi attoniti: la donna avrebbe cercato di opporsi, ma l’aggressione si sarebbe conclusa con la forzata sottrazione dell’indumento, che l’uomo avrebbe poi nascosto nella tasca della giacca prima di lasciare il locale.
L'intervento immediato della polizia locale
La donna, visibilmente provata, è stata subito supportata dal personale presente. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Castelfranco, che hanno raccolto le testimonianze e avviato le indagini coordinate dalla Procura di Treviso.
Gli agenti si sono poi recati presso l’abitazione della coppia, a Cittadella, dove l’uomo ha consegnato senza opporre resistenza l’indumento, che è stato posto sotto sequestro. L’obiettivo del 40enne sarebbe stato quello di inviare il materiale a un laboratorio per una presunta analisi genetica.
La donna ora in un centro antiviolenza
Secondo quanto emerso, non sarebbe il primo episodio problematico tra i due coniugi. In seguito all’aggressione e alla denuncia, la 30enne ha trovato protezione in una struttura antiviolenza situata fuori provincia. Le indagini proseguono per accertare eventuali precedenti episodi e valutare ulteriori responsabilità da parte dell’indagato.