Dal mare al cielo, l’addio a Carlo Panizzo nella poesia che tocca il cuore di tutti

"Carlo nel blu"

La paletta e il secchiello sono ancora lì, dove li hai lasciati tu.
La formina gialla, invece, è stata trasportata al largo da quella corrente lieve e impercettibile che ha portato via anche te.
L'asciugamano, umidiccio e insabbiato, aspetta solo di essere dispiegato ma la sua attesa è vana.

Oggetti senza più padrone raccontano la morte che soppianta il gioco.
Mentre cento mani adulte urlavano il tuo nome, il mare ti entrava in corpo rendendo la tua voce un gorgoglio.
Livide le dita intrecciate di tua madre tradita da un battito di ciglia, il cuore sanguinante dolore e speranza.

Negato persino il privilegio di un ultimo bacio perché l'acqua sfigura anche i sorrisi più belli.
Oggi splende il sole là dove ieri c'erano le tue piccole impronte, sui visi abbronzati rigati dal pianto, sul Tempo inarrestabile che continua senza te.

Gioca ancora, Carlo, sorridi felice.
Dal blu del mare al blu del Cielo.

Maria Mollo, scrittrice poetessa

CAVALLINO-TREPORTI (VE) – La toccante poesia di Maria Mollo è dedicata a Carlo Panizzo, il bimbo di 6 anni che nella serata di ieri è stato ritrovato senza vita nelle acque di Cavallino-Treporti.

L’allarme era scattato nel tardo pomeriggio, quando il piccolo, che stava giocando in spiaggia, è improvvisamente scomparso. I genitori, non vedendolo più rientrare, hanno lanciato l’allerta, dando il via a una corsa contro il tempo.

Sul posto sono intervenuti immediatamente Vigili del Fuoco, Guardia Costiera, sommozzatori e volontari, che hanno setacciato ogni metro di spiaggia e mare. La ricerca è proseguita fino a tarda notte, tra la crescente angoscia di familiari e presenti.

Purtroppo, le speranze si sono infrante quando il corpo del bambino è stato individuato in acqua, trascinato via da una corrente marina. La comunità, profondamente scossa, si è stretta attorno alla famiglia, con tanti cittadini che nella notte hanno acceso candele sulla spiaggia per ricordarlo.

Un dramma che ha lasciato il segno, trasformando un pomeriggio d’estate in un giorno di dolore che resterà impresso nella memoria di tutti.