Body cam per infermieri e medici nei pronto soccorso: la novità a Portogruaro e San Donà

L’Ulss 4 introduce body cam nei pronto soccorso di San Donà e Portogruaro per proteggere il personale da aggressioni. Ecco come funzionano.

15 luglio 2025 19:58
Body cam per infermieri e medici nei pronto soccorso: la novità a Portogruaro e San Donà -
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SAN DONÀ DI PIAVE (VE)Un nuovo strumento contro le aggressioni nei pronto soccorso è stato introdotto nei presidi di San Donà di Piave e Portogruaro: si tratta delle body cam, piccole videocamere indossabili fornite in via sperimentale al personale sanitario addetto al triage e all’accettazione. Un progetto promosso dall’Ulss 4 Veneto Orientale e presentato ufficialmente dopo l'annuncio del presidente della Regione Luca Zaia.

Body cam in pronto soccorso: come funziona la sperimentazione

Gli operatori attivano la videocamera solo in caso di atteggiamenti aggressivi, previo avviso all’utente, registrando audio e video dell’interazione. Le immagini, nel rispetto della privacy, potranno essere utilizzate in caso di necessità da Forze dell’Ordine o autorità giudiziaria.

L'iniziativa è stata illustrata con una simulazione pratica di aggressione al Pronto Soccorso di San Donà. La dottoressa Angela Beltrame, direttrice del reparto, ha sottolineato che questo tipo di dispositivo rappresenta una forma preventiva e dissuasiva, ricordando come il personale dei pronto soccorso sia tra i più esposti a violenze verbali e fisiche. Il fatto che il paziente venga informato dell’attivazione della videocamera spesso basta a placare i comportamenti violenti.

Dati in calo, ma l’attenzione resta alta

Nel 2023 sono stati registrati 133 episodi di aggressione, di cui 19 fisici, mentre nel 2024 i casi sono scesi a 108, con solo 8 aggressioni fisiche. Numeri che, seppur in calo, restano comunque significativi. Il direttore generale dell’Ulss 4 Mauro Filippi ha evidenziato che “il trend è in diminuzione, ma serve monitoraggio costante”.

A livello nazionale, sono state inasprite le pene per chi aggredisce il personale sanitario, mentre la Regione ha introdotto linee guida e un tavolo tecnico permanente per prevenire questi episodi. L'Ulss 4, da parte sua, ha adottato un vero e proprio piano aziendale di contrasto alle aggressioni, che comprende:

  • mappatura e sorveglianza delle aree sensibili dei pronto soccorso
  • formazione specifica del personale sulla gestione di utenti violenti
  • protocollo con le Forze dell’Ordine per la gestione immediata degli aggressori

La tutela del personale passa anche dalla tecnologia

Le body cam rappresentano un ulteriore tassello nella strategia di sicurezza dell’Azienda Sanitaria, che ha redatto un regolamento di utilizzo, con documenti informativi ben visibili per l’utenza, in conformità alle normative sulla privacy.

Il messaggio che passa è chiaro: proteggere chi cura è una priorità. L'introduzione delle body cam è una risposta concreta e visibile, utile non solo a documentare eventuali episodi violenti, ma anche a prevenirli, creando un clima di maggiore rispetto e sicurezza.

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