Sani.In.Veneto presenta il Bilancio Sociale 2024: crescita, mutualità e nuove tutele per lavoratori e imprese
Sani.In.Veneto presenta il Bilancio Sociale 2024: oltre 14 milioni di euro in prestazioni e nuove tutele per anziani, famiglia e salute.
ROVIGO – Solida crescita, rafforzamento del legame con il territorio e un impegno sempre più concreto nella sanità integrativa regionale. Sono questi i tratti distintivi emersi dal Bilancio Sociale 2024 di Sani.In.Veneto, presentato al CenSer di Rovigo, che conferma la centralità del Fondo nel panorama della mutualità sanitaria veneta.
Un modello mutualistico a misura dell’artigianato veneto
Sani.In.Veneto, Fondo di assistenza sanitaria integrativa regionale per i lavoratori delle imprese artigiane, ha ribadito la propria mission: sostenere le spese sociosanitarie di lavoratori e imprese, con aiuti concreti e personalizzati sulle esigenze del comparto artigiano.
«Siamo giunti alla sesta edizione del Bilancio Sociale – ha spiegato la presidente Maristella Viola – un percorso che testimonia la capacità della bilateralità veneta di creare uno strumento su misura a tutela di lavoratori e aziende. Nel 2024 il Fondo ha dimostrato di sapersi evolvere, introducendo la Tutela Over per le fasce più anziane e rendendo strutturale il supporto psicologico».
Crescita e sostenibilità: i numeri chiave
Il direttore Jimmy Trabucco ha sottolineato la solidità e la sostenibilità del sistema, fondato su una gestione oculata delle risorse e su una logica di partecipazione collettiva:
«14,6 milioni di euro liquidati in oltre 313mila prestazioni, con 165mila iscritti: la nostra mutualità continua a generare valore concreto per il tessuto produttivo dell’artigianato. Siamo un modello flessibile che dialoga con le strutture private e con la sanità regionale, puntando a recuperare benessere e salute per tutta la collettività».
Sani.In.Veneto può contare su un nomenclatore tra i più ampi d’Italia, con 3.600 prestazioni sanitarie, tempi rapidi di rimborso, procedure semplificate e la possibilità di interventi straordinari a sostegno degli iscritti.
Integrazione con la Sanità Pubblica
Grande rilievo assume il progetto di integrazione con la sanità pubblica, già operativo grazie alle convenzioni con l’ULSS 8 Berica di Vicenza e con l’Azienda Ospedale Università di Padova.
Queste collaborazioni consentono di ampliare i servizi e ottimizzare le modalità di erogazione, portando vantaggi concreti agli iscritti.
Tra le iniziative già attive:
Convenzione con l’ULSS 8 Berica per attività intramoenia e check-up;
Convenzione con l’Azienda Ospedale Università di Padova per esami di laboratorio e screening.
Accanto alla rete pubblica, Sani.In.Veneto vanta un network privato capillare composto da 163 poliambulatori, 159 studi odontoiatrici, 36 centri fisioterapici, 45 ottici e 22 strutture fuori regione, garantendo un accesso diffuso e tempestivo alle prestazioni sanitarie.
Le nuove tutele per il 2024
Il Bilancio Sociale 2024 ha evidenziato un potenziamento mirato delle tutele, in risposta ai mutamenti demografici e ai bisogni emergenti:
Tutela Over: dedicata a ex iscritti e pensionati, consente di restare nel Fondo fino ai 75 anni con costi calmierati e coperture complete;
Potenziamento Non Autosufficienza: ampliata la casistica e introdotto un contributo una tantum da 10.500 euro, oltre all’indennizzo mensile da 1.050 euro e al tutoraggio assistenziale gratuito;
Supporto psicologico strutturale: il progetto “Costruiamo buoni pensieri” è stato reso permanente, offrendo quattro sedute gratuite di psicoterapia e tariffe agevolate per le successive.
Le tutele volontarie Sani in Famiglia e Sani in Azienda continuano a crescere, includendo nuove coperture odontoiatriche e migliori rimborsi.
Dati e risultati del Bilancio Sociale 2024
159.880 lavoratori iscritti almeno un mese;
313.903 prestazioni totali rimborsate o indennizzate;
32.996 beneficiari complessivi;
14.615.000 euro in rimborsi gestiti;
6.010 iscritti alle tutele volontarie.
L’86% delle risorse incassate è stato destinato alla liquidazione delle prestazioni, confermando l’efficienza gestionale del Fondo, che opera in autogestione dal 2020.
Impegno sociale e investimenti etici
Sani.In.Veneto continua a distinguersi per il proprio impegno etico e mutualistico.
Nel 2024 sono stati investiti 3 milioni di euro in Banca Etica, finanziando progetti a forte impatto sociale:
9.475 pazienti assistiti,
816 inserimenti lavorativi,
167 alloggi a 171 nuclei familiari,
164 progetti socioeducativi a beneficio di 7.305 persone.
Le riflessioni degli esperti e delle Parti Sociali
Nel corso della presentazione, Marianna Cavazza della SDA Bocconi ha evidenziato come la mutualità sia la chiave della sostenibilità del Fondo:
«Le risorse devono essere gestite con consapevolezza collettiva, per garantire equità e continuità nel tempo».
Il professor Mauro Marè (Luiss, presidente Mefop) ha sottolineato invece la necessità di pianificare con lungimiranza:
«Con una popolazione che invecchia, anche i fondi integrativi devono capire come evolvere. Sani.In.Veneto rappresenta un modello virtuoso, capace di adattarsi e innovare».
A chiudere l’incontro, il confronto tra le Parti Sociali costituenti – Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CGIL, CISL e UIL del Veneto – che hanno riaffermato la volontà condivisa di offrire risposte concrete e immediate alle esigenze degli iscritti.
Un Fondo radicato nel territorio
Con oltre 200 sportelli attivi in tutto il Veneto, una rete di strutture convenzionate e una sede centrale di riferimento, Sani.In.Veneto conferma la propria missione: garantire salute e benessere ai lavoratori dell’artigianato attraverso un sistema mutualistico equo, sostenibile e solidale, completamente gratuito per i dipendenti e privo di finalità di lucro.