Incendio doloso a Bibione, ristorante avvolto dalle fiamme: padre e figlio ai domiciliari

BIBIONE – Un padre e un figlio, rispettivamente di 87 e 57 anni di Latisana, sono stati posti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ritenuti i presunti responsabili di incendio doloso in concorso. Il provvedimento è stato eseguito l’11 dicembre dai Carabinieri della Compagnia di Portogruaro, su delega della Procura della Repubblica di Pordenone e in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Pordenone.

La misura cautelare segue un’articolata attività investigativa avviata a seguito dell’incendio divampato nel dicembre 2024 all’interno di un ristorante di Bibione. Gli accertamenti tecnici avevano evidenziato la natura dolosa del rogo, grazie al rinvenimento di liquido infiammabile all’interno del locale.

Indagini e presunti esecutori

Durante le indagini, supportate dalle testimonianze di persone informate sui fatti, i Carabinieri avevano già individuato il presunto esecutore materiale, un uomo di 58 anni denunciato a piede libero. Successivi approfondimenti hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda e di identificare i presunti mandanti, ossia il padre e il figlio ora sottoposti alla misura cautelare.

Contesto e movente

Secondo quanto emerso, la vittima aveva acquistato il ristorante nel 2007, a seguito del fallimento dei due indagati. Da allora, e soprattutto nel corso del 2024, il locale sarebbe stato oggetto di minacce, danneggiamenti e aggressioni, finalizzate a costringere il proprietario a chiudere l’attività, permettendo così ai precedenti titolari di riprenderne il controllo.

Misura cautelare e fase del procedimento

Al termine delle formalità di rito, i due sono stati condotti presso la loro abitazione, dove resteranno ai domiciliari con controllo elettronico.
Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati dovrà essere accertata solo con sentenza definitiva.