Shock in Viale dei Martiri: divelte tre croci dedicate ai partigiani uccisi dai nazifascisti
Viale dei Martiri, divelte tre croci dedicate ai partigiani uccisi dai nazifascisti: condanna unanime e indagini in corso.
BASSANO DEL GRAPPA (VI) – Un grave atto vandalico ha colpito uno dei luoghi simbolo della memoria cittadina. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, tre croci sono state divelte lungo il Viale dei Martiri, dove Bassano del Grappa ricorda i 31 partigiani impiccati dai nazifascisti il 26 settembre 1944.
La denuncia del sindaco
A rendere pubblico l’accaduto è stato il sindaco Nicola Finco, che ha affidato ai social parole di ferma condanna: «Un gesto vile e ignobile». Il primo cittadino ha assicurato che la Polizia Locale è già al lavoro per individuare i responsabili dell’atto, che ha suscitato sdegno e amarezza in città.
Un luogo simbolo della memoria civile
Il Viale dei Martiri rappresenta un presidio fondamentale della memoria collettiva, dedicato a uno degli episodi più tragici della storia locale e nazionale. Qui, durante l’occupazione nazifascista, furono uccisi 31 uomini colpevoli di aver difeso la libertà e la democrazia, un sacrificio che Bassano rinnova ogni anno con commemorazioni ufficiali.
La condanna delle associazioni
Durissima anche la presa di posizione delle associazioni 26 Settembre 1944 - Vittorio Andolfato, Associazione Volontari della Libertà e ANPI, che in una nota congiunta parlano di un gesto che va ben oltre il danno materiale.
«Questo atto oltraggioso – si legge nel comunicato – non colpisce soltanto dei manufatti, ma aggredisce i simboli della nostra memoria collettiva, quelli che custodiscono e tramandano il ricordo dei 31 partigiani che pagarono con la vita la loro aspirazione alla libertà e alla democrazia».
Appello alle autorità
Le associazioni chiedono che venga fatta piena luce sull’accaduto e che i responsabili siano rapidamente individuati, ribadendo l’importanza di difendere i luoghi e i segni che raccontano la storia della Resistenza e i valori fondanti della Repubblica. Un episodio che riapre il dibattito sulla tutela della memoria storica e sul rispetto dei simboli che rappresentano l’identità civile della comunità.