TREVISO – Si è tenuta oggi a Paderno di Ponzano la 68esima Assemblea di Avis Provinciale Treviso, un incontro che ha visto la partecipazione di oltre 300 soci delegati provenienti dalle 88 Avis Comunali della Marca Trevigiana. L’assemblea ha offerto un’importante opportunità per fare il punto sull’attività associativa dell’anno appena trascorso e per votare il rinnovo del consiglio direttivo, che guiderà l’organizzazione per i prossimi quattro anni. L’evento è stato organizzato dall’Avis Comunale di Ponzano, con la collaborazione delle Avis di Postioma e Villorba.
I numeri della raccolta: un bilancio positivo, ma con alcune criticità
Stefano Pontello, presidente di Avis Provinciale Treviso, ha presentato un resoconto dell’attività associativa nel 2024. Sono state raccolte 44.925 sacche grazie alla generosità di 31.362 donatori, con un aumento significativo nella raccolta di piastrine, che ha registrato un incremento del 14,24%. Il presidente Pontello ha evidenziato che questo tipo di donazione è cruciale per la produzione di plasma-derivati, fondamentale per le terapie innovative.
Tuttavia, ci sono anche delle difficoltà. La raccolta di sangue intero ha subito un calo del 2,3%, con una diminuzione di circa mille sacche rispetto all’anno precedente. Pontello ha sottolineato che nonostante l’impegno dei volontari, ci sono ancora problemi organizzativi che incidono sull’accesso al dono e sul volume della raccolta. In particolare, la carenza di personale nei centri trasfusionali continua ad essere una delle principali criticità. Avis ha lanciato un appello a Ulss 2 e alla Regione Veneto, chiedendo interventi urgenti per aumentare il numero di medici e infermieri.
Le difficoltà dei centri trasfusionali: il caso di Montebelluna
Un esempio significativo di queste difficoltà riguarda il centro trasfusionale di Montebelluna, che opera a capacità ridotta durante le giornate di lunedì e martedì. A causa della necessità di dirottare il personale verso il centro di Castelfranco per la filtrazione delle sacche, la capacità di raccolta di sangue intero è stata notevolmente ridotta. Inoltre, la donazione di plasma è stata interrotta. La richiesta di Avis è chiara: ripristinare la donazione nel weekend per far fronte a queste criticità.
Anche il centro trasfusionale di Oderzo è sotto pressione, con il rischio di una riduzione delle giornate di apertura a causa della carenza di personale strutturato. Avis teme che la mancata rinnovazione del progetto di collaborazione con l’Ulss 2 possa portare alla chiusura del servizio.
Il ruolo del personale medico e infermieristico
Un altro aspetto cruciale sollevato dal presidente Pontello è la necessità di assumere personale medico e infermieristico per potenziare le donazioni nei fine settimana. Questo sarebbe essenziale per rispondere alla maggiore disponibilità dei donatori, che si concentra soprattutto durante il weekend, anziché nei giorni feriali. Allo stesso tempo, una maggiore apertura durante il fine settimana consentirebbe di ridurre significativamente la lista di attesa per il plasma, attualmente di almeno un mese.
La composizione dei donatori e l’appello al rafforzamento dei servizi
La composizione demografica dei donatori di Avis conferma la necessità di migliorare le opportunità di donazione nei fine settimana. Il 29,89% dei donatori ha un’età compresa tra i 46 e i 55 anni, mentre il 24,34% ha tra i 56 e i 65 anni. La maggior parte dei donatori è quindi in età lavorativa, rendendo ancora più urgente la necessità di garantire la possibilità di donare durante i weekend.
L’assemblea ha anche registrato un aumento dei nuovi iscritti, con 2.464 nuovi donatori, un numero che segna un incremento di 173 rispetto all’anno precedente. Ciò dimostra un rinnovato interesse e un impegno crescente nella donazione del sangue e delle piastrine, ma sottolinea anche l’urgenza di risolvere le problematiche organizzative per non compromettere questi progressi.
Il bilancio del presidente e le sfide future
Il presidente Pontello ha concluso il suo intervento facendo un bilancio del quadriennio trascorso alla guida di Avis Provinciale Treviso. Un percorso che ha attraversato momenti difficili, come la pandemia, ma che ha visto anche significativi successi, come il miglioramento della comunicazione, la crescita della partecipazione e l’introduzione di nuove tecnologie, come l’app Avisnet. Le sfide per il futuro sono ancora molte, e il presidente ha sottolineato l’importanza di affrontarle con impegno e responsabilità, partendo dal potenziamento del personale e dall’ottimizzazione del servizio trasfusionale.
Conclusioni e prospettive future
La 68esima Assemblea di Avis Provinciale Treviso si è conclusa con un rinnovato impegno da parte di tutti i partecipanti a garantire la disponibilità di sangue e plasma sul territorio, di fronte alle crescenti esigenze sanitarie e alle difficoltà operative. L’assemblea ha lanciato un messaggio chiaro: è necessario un impegno congiunto tra istituzioni e volontari per garantire la continuità e l’efficacia dei servizi trasfusionali, con particolare attenzione al potenziamento del personale e all’ottimizzazione delle modalità di raccolta.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574