ROVIGO, 1° marzo – La pandemia non ha mai fermato i rodigini pronti a diventare donatori di sangue. Nel 2022 sono stati 131 i nuovi iscritti all’Avis comunale di Rovigo, che martedì scorso nell’assemblea dei soci ha presentato le attività svolte nell’anno passato e quelle future. L’assemblea è tornata in presenza dopo gli appuntamenti online negli ultimi anni, ed è stata ospitata nella sede sociale condivisa dall’ottobre 2021 con l’Avis provinciale e l’Ufficio unico di chiamata nei locali dell’ex bar dell’ospedale civile.
È positivo anche nel 2022 il saldo (+42) tra nuovi donatori e soci usciti (89). E tra i soci donatori attivi (chi ha fatto almeno una donazione nell’anno), il tasso di donazione si attesta a 2,37 mentre scende a 1,47 considerando i soci donatori che per motivi sanitari o diversi non hanno fatto donazioni durante il 2022.
L’assemblea in presenza è stata il primo passo per tornare alla socialità, preclusa per molto tempo: «Dopo gli anni del distanziamento sociale siamo tornati a condividere la prossimità e la vicinanza che definiscono per volontari e donatori di sangue il sentimento e la relazione di appartenenza a questa associazione, che a Rovigo celebra quest’anno il traguardo dei 70 anni», ricorda il presidente dell’Avis comunale di Rovigo, Francesco Chiavilli.
«In tutti questi anni – continua – cambiano le persone e restano i valori del volontariato Avis, che è anonimo, gratuito, periodico e unito dal sentimento di mettersi a disposizione di chi ha più bisogno, senza chiedere nulla in cambio. Il principio del dono è questo: così, vorrei ringraziare la generosità e la consapevolezza dei 131 nuovi donatori che hanno fatto questa scelta nel 2022».
Nei primi due mesi del 2023 i soci dell’Avis comunale di Rovigo sono aumentati di 14 unità. Ma per rispondere al trend di donazioni in calo (2.711 nel 2022, con un saldo negativo di 143 rispetto al 2021), l’associazione è impegnata ad aumentare le iniziative di sensibilizzazione per i residenti, con le istituzioni, le scuole, le associazioni e le società sportive e culturali, per condividere con loro progetti utili a promuovere la cultura del dono e a evidenziare il costante bisogno di sangue e plasma.
Per questo, aggiunge il presidente Chiavilli, insieme a nuovi donatori servono anche nuovi volontari per continuare a far crescere l’associazione, che nel 2023 svilupperà le attività di gemellaggio con l’Avis comunale e l’Avis provinciale di Ferrara per lo scambio di “buone pratiche”, e che «punterà soprattutto a coinvolgere i giovani su donazione e tutela della salute, ripartendo dalle occasioni di incontro e informazione, partecipando a eventi di cultura e spettacoli, ampliando le collaborazioni con il mondo della formazione e del lavoro e con le realtà sportive del territorio».
Si parte già sabato (4 marzo) con l’Avis comunale Rovigo Cup organizzata nell’impianto in viale Tre Martiri dalla RoviGolf Country club Asd, come prima gara singola (18 buche stableford) del 2023.
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