Auronzo, turisti si spogliano davanti a passanti con bimbi e fanno il bagno nudi nel torrente
Auronzo di Cadore, quattro turisti si tuffano nudi nell’Ansiei: nuovo caso di turismo cafone nelle Dolomiti, tra inciviltà e controlli dei Carabinieri.


AURONZO DI CADORE (BL) – Una scena insolita ha attirato l’attenzione di escursionisti e famiglie lungo la ciclabile che collega Auronzo a Misurina. Quattro cicloturisti, incuranti del contesto pubblico, hanno deciso di spogliarsi completamente e tuffarsi nelle acque del torrente Ansiei, a pochi metri dal passaggio dei pedoni.
Il bagno improvvisato vicino alla ciclabile
Il gruppo si è svestito tra la ghiaia in località Palus Santa Maria, non lontano dal ponte che segna l’ingresso alla Foresta di Somadida. In pieno giorno, sotto gli occhi di passanti con bambini, hanno trasformato il torrente in un’area da spiaggia libera, ignorando le regole di decoro pubblico e la sensibilità di chi transitava.
Non solo Auronzo, precedenti a Cortina
L’episodio segue di pochi giorni un altro fatto simile a Cortina d’Ampezzo, dove un turista era stato sorpreso nudo accanto al suo van in pieno centro. Nello stesso contesto, i panni stesi sulle inferriate dello stadio Olimpico del ghiaccio avevano sollevato polemiche sui comportamenti di alcuni vacanzieri. Queste immagini, finite sui social network, hanno alimentato il dibattito su un turismo definito sempre più spesso “cafone”.
Un fenomeno diffuso nelle Dolomiti
Gli episodi di inciviltà non riguardano solo le valli ampezzane. In valle di Gares, nel comune di Canale d’Agordo, alcuni camperisti sono stati sorpresi a lavarsi senza indumenti in un laghetto alpino. Analoghi comportamenti vengono segnalati anche nei pressi del lago di Sorapis, meta molto frequentata, dove bagnanti improvvisati disturbano l’equilibrio ambientale. I Carabinieri Forestali hanno più volte intensificato i controlli, elevando sanzioni, ma non è possibile garantire una presenza costante ovunque.
Il problema dei rifiuti e della mancanza di rispetto
Accanto alla nudità in luoghi pubblici, cresce anche il fenomeno dell’abbandono di rifiuti, avanzi di picnic, bottiglie e cartacce lasciati lungo i sentieri. Comportamenti che oltre a danneggiare l’ambiente, costringono residenti e volontari a interventi di pulizia. Si tratta di un segnale di scarso senso civico, che mette in discussione la qualità delle vacanze nelle Dolomiti.